Capitale (1.861.383 ab.) dell'Ungheria e della provincia di
Pest, è formata da due città: dalla città alta, Buda, che
si trova sulla riva destra del Danubio e ha origini antiche e nobili; e dalla
città bassa, Pest, ubicata sulla riva sinistra del Danubio, e in origine
luogo di abitazione dei mercanti. Successivamente posero la propria sede qui gli
organi di Governo del regime costituzionale, opponendosi a Buda, che allora
rappresentava il potere autocratico. La città si trova in una vantaggiosa
posizione naturale, nel punto in cui il Danubio, varcata una serie di strettoie,
oltrepassa la Dorsale ungherese, attraverso le catene montuose di Pilis e
Borzsony, dove ha inizio la maestosa pianura pannonica. In questo punto si
riuniscono le strade che, attraversando il Grande Alfold, portano in Romania e
nella pianura balcanica; quelle della Rutenia e della Slovacchia orientale;
quelle della zona transdanubiana; quelle verso la fascia occidentale
dell'Ungheria, verso l'Austria e la Slovacchia occidentale. Nel corso del XVIII
sec. Buda divenne sede del Governo e del potere militare, una volta che non fu
più necessaria la funzione difensiva per cui la cittadella era nata, su
di una rocca naturale che sovrastava la pianura pannonica. Nel XIX sec. poi,
Buda conobbe un periodo in cui si estese notevolmente, allargandosi vero le
colline poste a Ovest, mentre nascevano anche ville e residenze estive. Sulla
sponda sinistra del fiume sorge invece Pest, che si trova in una zona di pianura
ed è limitata, a Nord e a Sud, da due isole: l'isola Margherita, in cui
si trova un parco, e l'isola di Csepel, occupata in parte da una importante zona
industriale. Pest ebbe uno sviluppo concentrico: infatti il cuore della
città, costituito dai vecchi quartieri commerciali, si vide sorgere
intorno, nel corso del XIX sec., quartieri che andarono a formare la Pest
risalente all'epoca di Kossuth. Tra il XIX e il XX sec. si ebbe invece una nuova
espansione urbana che arrivò fino al limite costituito dai grandi parchi:
qui sorsero in prevalenza quartieri residenziali formati da edifici di grandi
dimensioni che corrono lungo viali. Prima della seconda guerra mondiale sorsero
invece, oltre la linea di confine della città vera e propria, quartieri
operai e baraccopoli dove alloggiava la manodopera che si era spostata dalle
campagne. Dopo la guerra ebbe inizio un periodo di forte ricostruzione, in
quanto la città aveva subito gravi danni in seguito ai combattimenti e
tutti i ponti del Danubio, ad eccezione di uno soltanto, erano stati tagliati.
Furono anche ricostruiti i viali che subirono danneggiamenti durante le
insurrezioni risalenti al 1956. • St. - Buda,
cioè la zona sulla riva destra del Danubio, era una città di
origini celtiche, che venne occupata in epoca romana dall'imperatore Traiano e
diventò la capitale della provincia della Pannonia inferiore. Nell'XI
sec. fu invece la capitale magiara, dopo l'insediamento di questa popolazione.
Pest invece, che era sulla riva opposta del fiume, risale a una fondazione ad
opera di mercanti Bulgari e Slavi. Nel 1241 il centro, che era allora ricco e
prospero di traffici commerciali, venne distrutto in seguito a incursioni di
popolazioni mongole e tartare. La città fu ricostruita dal re Béla
IV, che la scelse anche come sua residenza e commissionò la costruzione
di un castello, di nome Buda, sulla riva opposta del fiume. Carlo Roberto
d'Angiò riunì nel 1307 sotto il suo dominio le due città,
che passarono poi, nel 1437, sotto gli Asburgo. Sotto il Governo di Mattia
Corvino, Buda diventò sede di una corte estremamente ricca e sfarzosa,
conobbe una grande espansione, vide il sorgere di una biblioteca al suo interno
e acquistò una posizione di netto predominio su Pest. Nel 1526 la
città subì una distruzione ad opera dei Turchi guidati da Solimano
II e, insieme a Pest, costituì la posta in gioco di una lotta tra
Solimano e l'imperatore Ferdinando I. Ebbe la meglio il sovrano turco, che nel
1541 ottenne la città, e il dominio turco durò per un secolo e
mezzo. Al 1686 risale il predominio degli Asburgo, grazie al quale Buda conobbe
un momento di ripresa. Giuseppe II fondò nel 1784 una università e
successivamente, nell'arco di qualche decennio, furono istituiti il Museo
Nazionale, l'Accademia Ungherese, il Teatro Nazionale. Nel 1867 la città
diventò capitale del Regno di Ungheria in seguito al compromesso
raggiunto da Austria e Ungheria; cinque anni più tardi, nel 1873, Buda fu
unita a Pest e insieme costituirono un'unica municipalità. Le truppe
romene occuparono la città dal 4 agosto al 16 novembre 1919 e durante il
secondo conflitto mondiale subì l'occupazione della Wehrmacht,
nell'ottobre del 1944. Il 1° ottobre di quello stesso anno, la città
fu accerchiata dalle milizie sovietiche: i due eserciti, posti rispettivamente a
Nord e a Sud, si unirono il 29 dicembre a 25 km da
B., e bloccarono
all'interno della città le truppe tedesco-ungheresi, che cercarono di
difendersi strenuamente. Il 9 gennaio 1945 Esztergom, la cittadina sul Danubio
dove i sovietici avevano posto il blocco, fu rioccupata dai Tedeschi.
B.
fu però definitivamente riconquistata dai Sovietici il 13 febbraio; i
Tedeschi tentarono ancora di impadronirsi della città, ma senza avere
successo. Fino al 1947, anno in cui venne stipulato un trattato di pace,
B. rientrò nella sfera di influenza sovietica. Il 23 ottobre 1956
all'interno della città scoppiò un'insurrezione studentesca contro
il potere comunista, che riuscì a coinvolgere anche i cittadini e le
milizie del generale Maleter. Il 27 ottobre di quello stesso anno, il presidente
del Consiglio Imre Nagy propose la costituzione di un Governo di unione, fece
attuare una serie di norme liberali e stabilì il ritiro delle truppe
sovietiche, che il 30 e il 31 lasciarono effettivamente la città. Il 4
novembre, il comandante sovietico Zukov ordinò l'ingresso in Ungheria di
venti divisioni. Il potere venne allora assunto da Janos Kàdàr,
che riuscì a sedare la rivolta. Nel giugno del 1958, Nagy fu processato e
sottoposto a condanna capitale. • Arte - La
città non vanta un patrimonio molto ricco a causa delle travagliate
vicende storiche e a causa del forte sviluppo moderno. Infatti sono state
completamente ricostruite le antiche testimonianze costituite da monumenti quali
la cattedrale di Santo Stefano e il Castello Reale. All'interno della
città sono invece ancora esistenti resti risalenti all'epoca turca, di
stile gotico e barocco. Tra la metà del XIX sec. fino ad oggi, sono stati
innalzati edifici dallo stile poco definito ma alquanto suggestivi, come ad
esempio il palazzo di Giustizia, il Parlamento, l'Accademia delle Scienze, il
Teatro dell'Opera. Numerosi i musei della città: da ricordare il Museo
nazionale e storico, il Museo di Belle Arti, il Museo di Aquincum, la Galleria
Nazionale di Ungheria. Il Museo nazionale e storico, istituito nel 1802 in
seguito a una donazione di F.S. Zéchenyi, era inizialmente diviso nelle
sezioni di archeologia, numismatica, storia ed etnografia. In seguito, a causa
dell'ingrandimento delle singole raccolte, fu necessario compilare una nuova
catalogazione e attuare uno smistamento. Attualmente il Museo raccoglie solo il
materiale archeologico locale. Il Museo di Belle Arti raccoglie resti
precedentemente conservati al Museo Nazionale. Vi si trova materiale di epoca
egizia, sumerica e persiana. Il Museo di Aquincum, fondato nel 1894 nella zona
del sito archeologico omonimo, raccoglie tutto il materiale trovato durante gli
scavi di Aquincum. La Galleria Nazionale di Ungheria, nata nel 1872, espone,
oltre alle tele prima raccolte al Museo Nazionale, anche le collezioni private
della famiglia Esterhàzy.
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