Quindicesimo presidente degli Stati Uniti d'America. Dopo
aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, esercitò per qualche tempo
la professione di avvocato. Nel 1815 divenne deputato federalista all'Assemblea
della Pennsylvania. Nel 1820 fu eletto membro del Congresso nelle file del
Partito repubblicano e fece parte della Camera dei rappresentanti (1821-31). Dal
1832 al 1833 fu ambasciatore a Pietroburgo e, nel corso di questa missione,
firmò il primo trattato commerciale fra Stati Uniti e Russia. Nel 1835
venne eletto senatore, carica che conservò fino al 1845, anno in cui
divenne segretario di Stato sotto il presidente Polk. Nel 1853 venne nominato
ambasciatore a Londra, come ministro del presidente Pierce. Nel 1856 fece
ritorno in America e venne scelto dalle file democratiche come candidato di
compromesso alla presidenza, grazie alle sue idee moderate nei confronti delle
problematiche legate alla schiavitù. Nel 1857 venne eletto presidente
degli Stati Uniti, l'ultimo prima dello scoppio della guerra civile, che
tentò con ogni mezzo di evitare, esponendosi così all'accusa di
scarsa energia nei confronti delle pretese del Sud. Non fu capace di impedire la
scissione del Partito democratico e cercò, senza risultati, di convincere
gli Stati del Sud a recedere dalla Secessione, che venne invece dichiarata nel
1860, in seguito alla minaccia legata alla vittoria del presidente Lincoln.
B. scrisse anche un libro,
L'amministrazione di mister Buchanan alla
vigilia della ribellione (1866), in cui difendeva il suo operato come
presidente (Mercesburg, Pennsylvania 1791 - Lancaster, Pennsylvania 1868).