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Bucarest.

Capitale (2.027.512 ab.) della Romania, situata nella parte centrale della regione storica della Valacchia. Rappresenta, insieme al proprio municipio, una unità amministrativa autonoma. Sorge in una vasta pianura limitata a Sud dal Danubio e a Nord dai Balcani, attraversata dal fiume Dambovitza, un affluente dell'Arges, il cui corso al centro della città è stato regolato e costretto tra due muraglioni per la lunghezza di un chilometro, e dal fiume Ilfov, un affluente del Dambovitza, che lungo il suo corso si slarga fino a formare una serie di piccoli laghi. v Econ. - B., che sorge su di un nodo naturale di importanti vie di comunicazione tra la Transilvania e il Danubio, era nei tempi passati un centro di smercio di prodotti agricoli e zootecnici. Risalgono alla metà di questo secolo le industrie presenti, che però si sono sviluppate in breve tempo nell'ambito dell'industria pesante, alimentare, tessile, dell'abbigliamento, chimica, del cemento e del cuoio. • St. - Grazie alla sua strategica posizione geografica naturale, acquistò a partire dal Quattrocento una notevole importanza come nodo commerciale per i traffici che legavano il Danubio e la Transilvania. Verso la fine del secolo, la città venne scelta dai voivodi valacchi quale residenza stagionale fino a diventare, alla fine del secolo successivo, una fortezza ottomana. Alla fine del XVII sec. il Governo valacco-ottomano si stanziò definitivamente a B., che nel corso del Settecento subì il malgoverno dei fanarioti. Verso la metà dell'Ottocento, la città venne ricostruita in muratura, dopo aver subito i saccheggi seguiti alle invasioni austriache e russe della Valacchia, numerosi incendi e il contagio di una pestilenza. Nel 1862 B. diventò capitale dei principati uniti di Valacchia e Moldavia, del principato e successivamente regno di Romania. Nel corso della prima guerra mondiale fu occupata dagli Austro-Tedeschi nel dicembre del 1916; durante il secondo conflitto mondiale invece la città subì l'occupazione da parte dell'Unione Sovietica, nell'agosto del 1944, fatto che portò la Romania, nel settembre dell'anno successivo, a firmare un armistizio con Mosca. Nel 1989 la città, insieme a Timisoara, divenne teatro delle imponenti manifestazioni di piazza che portarono alla fine del regime di N. Ceausescu. • Arte - B. conserva ancora, all'interno della zona antica, delle costruzioni religiose di epoca feudale, le più antiche delle quali sono da far risalire alla seconda metà del Cinquecento, mentre altre sono legate al secondo periodo di fioritura dell'arte valacca. Diverse residenze di voivodi e boiari, di epoca settecentesca, si trovano nella zona di laghi e foreste che delimitano la città. Nonostante il fatto che B. sia una vera città-giardino, grazie alla quantità di spazi verdi che la caratterizzano, la città ha conosciuto anche un forte sviluppo edilizio che si richiamava, nelle modalità, ai canoni occidentali, una volta che B. diventò capitale del nuovo Stato romeno. Il Museo Nazionale di Antichità e il Museo d'Arte della Repubblica popolare romena sono i maggiori musei della città.