Stato (5.765 kmq; 357.000 ab.) dell'Asia, situato nella
costa nord-orientale del Borneo. È formato da due piccoli territori
bagnati dal Mar Cinese Meridionale e geograficamente inseriti nello Stato di
Sarawak (V.). Capitale: Bandar Seri Begawan.
Città principali: Kuala Belait, Tutong, Bangar. Ordinamento: sultanato;
il sultano è affiancato da un Consiglio privato, un Consiglio dei
ministri e un Consiglio legislativo. Moneta: dollaro di
B. Lingua
ufficiale: malese; sono parlate l'inglese e il cinese. Religione: musulmana;
esistono minoranze buddhiste, cristiane e animiste. La popolazione è
formata in prevalenza da Malesi e Cinesi; ci sono minoranze di Indiani Tamil e
tribù autoctone.
GEOGRAFIA
La fascia costiera
è spesso paludosa; la zona interna è interessata dai rilievi della
Crocker Ranger, che si estende tra Sarawak e Sabah.
Cartina del Brunei
ECONOMIA
Vanta un reddito pro capite annuo tra i
più alti dell'Asia, grazie al petrolio e al gas naturale che
costituiscono il 90% del prodotto nazionale. Altre risorse sono legate alla
coltivazione del riso, alle piantagioni di caucciù, all'allevamento dei
bufali e alla pesca. La bilancia commerciale è attiva. Il ricchissimo
patrimonio forestale ha subito forti danni durante gli incendi scoppiati in
Borneo tra l'agosto del 1997 e l'aprile dell'anno
successivo.
STORIA
Protettorato inglese dal 1888, nel 1962 il
B. accettò di far parte della Federazione della Malaysia. Raggiunse l'indipendenza nel gennaio 1984, anno in cui fu ammesso all'ONU. Nel 1992 il
B. entrò a far parte dei Paesi non allineati, con il Vietnam e l'India; nel 1994, insieme a Filippine, Malaysia e Indonesia, venne creato un mercato interregionale per intensificare gli scambi in materia di turismo, pesca e trasporto marittimo e aereo. Nel 1995 il
B. entrò nella Banca Mondiale e nel Fondo Monetario Internazionale. Durante la crisi dei mercati asiatici (1997-98), strinse i rapporti con il Sud-Est asiatico, per cercare di raggiungere una stabilità dell'economia e fissare strategie comuni per tutta l'area. Nel 1997 venne sollevato dall'incarico il fratello del sultano, Jefri Bolkiah, ministro delle Finanze, con l'accusa di malversazione e interesse privato. La vicenda giudiziaria si concluse nel 2000 con una mediazione: il principe dovette restituire allo Stato beni e titoli per circa 40 miliardi di dollari e le sue entrate furono ridotte a tre milioni di dollari al mese. Nel novembre 2001 il Paese ospitò il summit dell'Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico: i 10 leader si impegnarono a cooperare nella lotta al terrorismo. Dal 1967 il
B. è retto dal sultano Muda Hassanal Bolkiah.