Poetessa inglese. Figlia di uno dei primi colonizzatori
della Giamaica, trascorse la giovinezza in un ambiente estremamente agiato.
Seguì studi classici molto intensi e all'età di dieci anni era in
grado di leggere Omero direttamente dal greco. Il suo primo componimento poetico
fu un poema epico,
La battaglia di Maratona, che scrisse fra i tredici e
i quattordici anni. Successivamente una caduta da cavallo la costrinse per lungo
tempo a letto. La forzata immobilità sviluppò ulteriormente la sua
tendenza allo studio sistematico della letteratura, della filosofia e della
storia. Nel 1825 pubblicò
Saggio sullo spirito e altre poesie.
Solo nel 1838 apparve però il testo che la rese immediatamente famosa:
Il Serafino e altre poesie. In seguito, la tragica morte del fratello
deceduto per annegamento ne incupì il carattere e riempì di note
malinconiche tutta la sua produzione successiva. Nel 1842 pubblicò
Saggio sui poeti greci cristiani e
Uno sguardo sui poeti. Nel
1844, in seguito alla pubblicazione delle sue
Poesie, entrò in
contatto epistolare con Robert Browning. L'anno dopo i due si conobbero e, dopo
qualche tempo, Browning la convinse a compiere con lui un viaggio in Italia.
Partirono assieme, immediatamente dopo un matrimonio celebrato in segreto e si
stabilirono a Firenze a casa Guidi. Nel 1849 nacque il loro unico figlio. Tra i
successivi interessi della poetessa largo posto trovarono le vicende del
Risorgimento italiano. Tra le altre sue opere ricordiamo:
Il romanzo di
Margherita (1836),
Il dramma dell'esilio (1844),
Sonetti dal
portoghese (1850);
Finestre di casa Guidi (1851);
Aurora Leigh
(1856),
Poesie prima del congresso (1860);
Ultime poesie
(pubblicato postumo nel 1862) (Coxhoe Hall, Durham 1806 - Firenze
1861).