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Browne, Jackson.

Cantautore rock statunitense. Nato in Germania, si trasferì a Los Angeles con la famiglia all'età di tre anni; durante l'adolescenza sviluppò un forte interesse per la musica folk e iniziò a suonare la chitarra e a scrivere canzoni che propose nei locali folk. Divenuto membro della Nitty Gritty Dirt Band (1966), si fece conoscere nel circuito di musica folk di Los Angeles. Recatosi al Greenwich Village di New York, tra il 1967 e il 1968 fece parte della band di Tim Buckley e Nico dei Velvet Underground (con Nico registrò tre sue canzoni per l'album Chelsea girl). Tornato a Los Angeles, accrebbe la propria reputazione di folk-singer. La svolta avvenne nel 1971, quando cominciò a collaborare con David Lindley, polistrumentista dei Kaleidoscope, che con il suo suono slide avrebbe dato l'impronta decisiva ai lavori più riusciti di B. Nel 1972 pubblicò il suo primo LP, dal titolo Jackson Browne, che ottenne un discreto successo, e compose Take it easy, il celeberrimo brano interpretato dagli Eagles, inserito nel suo secondo album For everyman (1973), disco armonioso e intriso di malinconia come tutta la migliore produzione dell'artista. Paroliere raffinato e vocalist melodico, B. rappresentò, già dai lavori iniziali, la tendenza a cantare i valori domestici: gli eroi dei suoi dischi sono colti nel loro sofferto rapporto con amici, familiari, amanti. Il tono malinconico della sua voce e dei suoi testi e il pianismo cadenzato sarebbero rimasti elementi costanti dei suoi LP: Late for the sky (1974), capolavoro incentrato sui temi della solitudine, del dolore interiore, della delusione, dell'amore; The pretender (1976), disco inciso subito dopo il drammatico suicidio della moglie, in cui B. fa un resoconto della propria vita, parla di chi gli è attorno e con chi non c'è più; Running on empty (1977), registrato dal vivo (non solo in concerto, ma anche nelle stanze d'albergo o sull'autobus che trasportava i musicisti da una città all'altra), antologia dei temi ricorrenti dell'autore (la strada e il viaggio, l'amore, la natura), contenente la conosciutissima Stay, cover di un brano anni Cinquanta degli Zodiacs, e The road, poi fedelmente ripresa in Italia da Ron in Una città per cantare; l'intimista Hold out (1980); il satirico Lawyers in love (1983); il socio-politico Lives in the balance (1986). Divenuto, alla fine degli anni Settanta, un personaggio politicamente scomodo, per il suo impegno in cause sociali e politiche, per le sue battaglie contro l'uso dell'energia nucleare (nel 1979 suonò nel concerto No nukes) e contro la politica dell'amministrazione Reagan, nel 1986 partecipò al tour Amnesty International Conspiracy of Hope e nel 1988 suonò al concerto per Nelson Mandela allo stadio londinese di Wembley. L'esplorazione della pace fu il tema dominante dell'LP World in motion (1989). Gli anni Novanta si aprirono con l'album intimista I'm alive (1993), che riaffermò il suo indubbio talento musicale con una serie di canzoni nate dal suo personale processo di scoperta interiore, e continuarono con Looking east (1996), connotato da brani a sfondo sociale. Dopo sei anni di silenzio parzialmente interrotto solo dalla raccolta The next voice you hear: the best of Jackson Browne (1997), con cui volle celebrare i 25 anni di carriera discografica, nel 2002 il cantautore statunitense incise l'elegante e poetico The naked ride home, cui seguì nel 2005 Solo acoustic. Vol. 1, raccolta live di 12 brani estratti dagli acclamati concerti unplugged tenuti da B. come solista in varie parti del mondo (n. Heidelberg, Germania Ovest 1948).