Umorista americano. Imparò il mestiere di tipografo a
Lancaster mentre a Boston, dove rimase tre anni, pubblicò i suoi primi
scritti. Si fece conoscere con lo pseudonimo di Artemus Ward. Nel 1859 a New
York collaborò al "Vanity Fair" pubblicandovi barzellette, novelle
burlesche e bozzetti, raccolti poi in un volume dal titolo
Libro di Artemus
Ward. Durante la guerra civile parteggiò per la causa dell'Unione
versando grosse somme di denaro a favore dei nordisti. Nel 1863 fece un
applaudito giro di conferenze in California e nel Nevada. L'umorismo del
B. fu personalissimo e bizzarro, accentuato dal suo aspetto alquanto
curioso, basato soprattutto su grottesche ortografie e su doppi sensi. I suoi
lavori sono raccolti in diversi volumi: oltre al già citato
Libro di
Artemus Ward (1862),
I suoi viaggi (1865),
Artemus Ward in
London (1867) e il postumo
My Panorama (1869) (Waterford, Maine 1834
- Southampton, Gran Bretagna 1867).