Scrittrici inglesi. Figlie di un pastore anglicano di
origine irlandese, ricevettero un'educazione particolarmente austera. Condussero
una vita cupa e solitaria, durante la quale molte energie spesero nella cura del
padre e di un fratello malati di tisi. La loro breve ma intensa esperienza
letteraria non ebbe tempo di arrivare a risultati artisticamente maturi, ma
nonostante ciò in essa seppero riversare con particolare efficacia
sentimenti ed esperienze con notevole capacità espressiva. Forma e
contenuto delle loro opere sono tali che esse appartengono al più
romantico filone della letteratura inglese: in esse la materia autobiografica,
perdendo ogni aspetto realistico, trae dalla fantasia aspetti e movimenti nuovi
che la rendono romanzo. È proprio nella fantasia, infatti, che le tre
sorelle si rifugiano per contrastare il grigiore della vita quotidiana. La
descrizione dei fatti e degli avvenimenti si svolge molto lentamente,
accompagnata e spesso sommersa da una gran quantità di pensieri e
considerazioni, dall'osservazione del proprio sentire, dal racconto minuzioso
del proprio itinerario spirituale, tutti elementi che contribuiscono a creare
un'atmosfera melanconica, lenta, offuscata nei contorni da una tristezza che
è essenza stessa della vita e colore di ogni mutamento che avviene in
sé e nelle cose. ║
Anne: la più giovane delle tre
sorelle, ebbe un talento letterario inferiore: scrisse due romanzi
autobiografici di scarso interesse,
Agnes Grey (1847) e
L'affittuaria
di Wildfell Hall (1848), oltre ad alcune raccolte di versi.
Charlotte
ed
Emily furono invece scrittrici di maggior successo. ║
Emily: in particolare ebbe notevoli capacità intuitive e si
rivelò estremamente sensibile. Scrisse solo un romanzo,
Cime
tempestose (1847), che suscitò scandali e controversie, ma che anche
ai nostri giorni, nella sua intensa tragicità, viene considerato tra i
migliori di tutta la letteratura inglese. Scrisse anche alcune poesie, nelle
quali la morte è intesa come liberazione. ║
Charlotte:
arrivò a risultati artisticamente più maturi rispetto a Emily,
grazie forse alla maggiore esperienza acquisita nel corso della propria
esistenza. Essa iniziò la propria carriera con un romanzo mediocre,
Il
professore, pubblicato postumo nel 1859. Nel 1847 uscì il suo secondo
romanzo,
Jane Eyre, che ottenne immediato successo. In seguito furono
pubblicati altri due romanzi,
Shirley (1849) e
Villette (1852),
entrambi di buon livello (
Charlotte: Thornton, Yorkshire 1816 - Haworth,
West Riding, Yorkshire 1855;
Emily: Thornton 1818 - Haworth 1848;
Anne: Thornton 1820 - Scarborough, Yorkshire 1849).