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Bronchite.

Stato infiammatorio della regione bronchiale. Si divide in tracheobronchite, infiammazione della trachea unita a quella delle due sue biforcazioni, e in b. capillare, quando lo stato infiammatorio è localizzato ai bronchi di piccolo o medio calibro e a quelli minimi. I sintomi comuni a tutte le b. sono la tosse, dispnea, dolore toracico e febbre. Tra le forme più diffuse ricordiamo la b. catarrale, la b. secca, la b. mucopurulenta, la b. purulenta, la b. fetida, la b. sierosa e, in rapporto a particolari forme asmatiche, la b. asmatica o preasmatica. In base al loro decorso, le b. si suddividono in acute e croniche; le b. acute, a loro volta, possono costituire una complicazione di altre malattie o sorgere in maniera autonoma. Al primo tipo appartengono le b. che si aggiungono al morbillo, alla pertosse e ad altre malattie; al secondo appartiene la b. acuta a carattere stagionale. Gli studi più recenti dedicati a quest'ultimo genere di b., hanno rilevato che essa è caratteristica dei mesi freddi, quando l'umidità agisce sulla mucosa delle vie respiratorie che sono esposte alla sua influenza diretta. Il meccanismo della malattia agisce solitamente attraverso i germi patogeni contenuti nell'aria; in caso di soggetti colpiti da infiammazione bronchiale si è solitamente constatato che la bocca e il retrobocca sono ricchi di una flora batterica varia, dal bacillo di Pfeiffer, al pneumococco, allo stafilococco. Ciò è dovuto alla diminuita resistenza tissutale che favorisce la stabilizzazione di un microorganismo e il suo moltiplicarsi. Raramente la b. acuta si presenta in forma primaria; spesso si manifesta attraverso una diffusione, più o meno rapida, di un processo morboso che nasce nel naso e nella gola e che è avanzato sino ai bronchi. I primi sintomi della malattia consistono in sensazioni di freddo, talora accompagnate da manifestazioni febbrili; successivamente si presentano fenomeni quali tosse, secchezza della gola, perdita dell'appetito, dolori muscolari, stanchezza generale e respiro lievemente accelerato. A un esame l'ammalato fa rilevare un suono di percussione normale accompagnato però da un respiro aspro e grossi rantoli. Solitamente la b. acuta è di breve durata; assume forme gravi in presenza di infezioni miste particolarmente attive, come è il caso delle bronchites infectieuses di Huchard. La terapia della b. acuta è basata sulla somministrazione di antibiotici, antipiretici e di medicinali balsamici. La b. cronica può derivare da una b. acuta che non sia stata curata a fondo o da cause di diverso genere, come l'inalazione di polveri per un periodo particolarmente lungo oppure l'esposizione, anche di breve durata, a polveri irritanti o a vapori industriali, all'inquinamento atmosferico e al fumo. Nei casi di b. cronica può essere assente la manifestazione di stati febbrili; è invece frequente la tosse, con presenza di catarro mucoso o mucopurulento. Se l'infiammazione viene a interessare anche i piccoli bronchi si possono produrre ascessi simili a quelli asmatici. I tipi più frequenti di b. cronica sono quello secco, accompagnato da molto catarro, o quello umido con tosse ostinata e frequente. La b. cronica può durare moltissimi anni e, nei soggetti di età più avanzata, si trasforma facilmente in broncopolmonite.