Biblioteca e museo nazionale britannico con sede a Londra.
Nel 1753 il Parlamento inglese istituì un collegio cui affidare la cura
dell'immenso patrimonio (libri, antichità, curiosità naturali)
acquistato per 20 mila sterline dal collezionista sir Hans Sloane. A questo
primo nucleo iniziale si aggiunsero col tempo altre importanti acquisizioni: la
raccolta di manoscritti Cotton e quella Harvey, la biblioteca di Giorgio III, i
marmi di lord Engine. L'ubicazione del museo fu la
Montague House,
costruita nel 1689 da P. Puget e aperta al pubblico nel 1759 con il nome di
B.M.: oggi ha sede in Great Russel Street. Il vistoso accrescimento delle
collezioni impose necessari ampliamenti architettonici e catalografici.
Attualmente l'immenso patrimonio è così organizzato: per il museo
delle antichità esistono le sezioni
egizia,
medio-orientale,
greco-romana,
preistorica e
romano-britannica,
medioevale e
orientale cui si affiancano
le sezioni di
stampe e disegni,
monete e medaglie,
etnografica. Le collezioni di
storia naturale furono trasferite a
Kensington nel 1881, mentre la sezione
biblioteca è stata
integrata, dal 1972, nella
British Library della quale costituisce il
settore consultazione (nell'ambito della rimodernizzazione di buona parte
della città di Londra attuata per l'ingresso nel nuovo Millennio,
nel 1997 la British Library ha potuto fruire di una nuova sala). Tra i pezzi
più importanti del
B.M. si segnalano: la Magna Charta e
manoscritti preziosi come i Vangeli di Lindisfarne, il Salterio della Regina
Mary, numerosi papiri greci trovati in Egitto, nonché una delle migliori
collezioni europee di stampe cinesi. Nel gabinetto delle stampe si possono
ammirare tutte le opere di Dürer, tutte le incisioni di Rembrandt. Quanto
ai disegni, si ricordano quelli di Michelangelo, Raffaello, Leonardo, Rubens,
quelli dei vedutisti veneti (Canaletto) e di scuola inglese (Turner). Il museo
è inoltre famoso per le sue collezioni di sculture egiziane,
mesopotamiche e greche, fra cui la stele di Rosetta proveniente dall'Egitto e i
marmi greci del Partenone, i cosiddetti "marmi Elgin".