Attività di singoli o di gruppi di malviventi che
compiono attentati contro la proprietà o contro le persone.
• St. - Il
b., come stato al di fuori
della legge, è di antica origine. Già nel periodo della Repubblica
romana esso si sviluppò particolarmente in Puglia e al 185 a.C. risalgono
le prime operazioni antibrigantaggio organizzate nel Tarantino da Postumio.
Anche Silla lottò contro i briganti che affliggevano soprattutto alcune
province romane dell'Italia meridionale ricorrendo persino a leggi molto severe
che comminavano ai
latrones - così erano chiamati i briganti - non
solo la crocifissione ma anche la condanna a essere gettati in pasto ai leoni
(
ad bestias) nei circhi. Cesare diede disposizioni al suo fido Sabino di
perseguitarli senza tregua. Ai numerosi briganti di Spagna e dell'Asia minore
provvide Augusto, e Tiberio condusse una vera e propria battaglia contro quelli
che infestavano la Sardegna. Dove il fenomeno assunse toni particolarmente
nefasti fu in Francia, all'epoca di Luigi XIV; una delle cause del
b.
francese fu indubbiamente la famosa "legge sul sale", in seguito alla quale le
organizzazioni fiscali del regno non davano tregua ai contribuenti, esercitando
su di essi angherie tali da costringere molti cittadini a divenire dei
fuorilegge perseguitati anche dall'esercito del re. Famoso fu il brigante
Cartouche che diede molto filo da torcere alle forze governative. Verso la fine
del Seicento forti bande di avventurieri armati percorrevano il Paese; erano
uomini dediti al saccheggio, alle ruberie, all'assassinio: galeotti evasi,
ladri, grassatori che, sotto la guida di un capo, attentavano alla
proprietà privata e alle persone aggredendo le diligenze, compiendo
rapine, violenze d'ogni genere, a volte impossessandosi di interi villaggi di
cui trucidavano gli abitanti. Tra i briganti di Francia, come del resto avvenne
anche in altri Paesi, alcuni riuscirono ad accattivarsi le simpatie degli umili
atteggiandosi a difensori dei poveri e rubando ai ricchi per dare ai meno
abbienti. Nei secc. XV e XVI anche la Germania conobbe il fenomeno subendone le
conseguenze e così pure l'Inghilterra, dove forse il romantico e
leggendario bandito Robin Hood fu un personaggio realmente esistito, anche se
probabilmente non esattamente corrispondente alla leggenda. Caterina di Russia
dovette più volte intervenire contro il
b. durante il suo regno.
Più tardi lo stesso fenomeno si verificò in Spagna, in Corsica,
nei Balcani; si può in generale affermare come non ci sia stata alcuna
nazione esente dal
b., un fenomeno che è sempre sorto come
preludio o come conseguenza di avvenimenti politici o sociali particolarmente
gravi. In genere il fenomeno si verifica quando una società sta per
rinnovarsi oppure è in corso di rinnovamento. L'attuazione del
b.
può avvenire durante il passaggio da un vecchio a un nuovo regime, o come
conseguenza diretta di una guerra di conquista o anche per lo scomparire,
più o meno lentamente, di una certa classe sociale che va dissolvendosi.
Ma anche la debolezza dello Stato, l'oppressione fiscale, la disorganizzazione
dell'esercito o delle forze di polizia, il malgoverno, la politica stessa
possono essere la causa dell'insorgere del
b. In Italia il
b. ebbe
maggior sviluppo nelle province del Mezzogiorno, dapprima nel 1799 (sanfedismo)
e poi soprattutto negli anni 1861-65, dopo la presa di Gaeta che segnò la
conquista del regno di Napoli da parte di Garibaldi. Si trattò in questo
caso di una violenta ed esasperata reazione dei contadini contro la borghesia
liberale, la quale contribuiva al mantenimento della loro povertà e
arretratezza, spartendosi terre e diritti con il favore del Governo. Tali
contadini si unirono a numerosi gruppi di banditi e sbandati provenienti dal
disciolto esercito borbonico. Essi occuparono la Calabria, la Basilicata e altre
zone del meridione e vennero appoggiati dallo spodestato re Francesco II di
Borbone, il quale versò grandi somme nelle mani dei briganti, non di rado
riconoscendo ai loro capi il grado di generale nella vana speranza che essi
riuscissero a sopraffare le forze dell'esercito italiano. A capo delle bande
c'erano molti ergastolani, ma anche alcuni ufficiali legittimisti, come nel caso
del Borgés e di Tristany. Si calcola che, intorno al 1863, nell'Italia
Meridionale ci fossero varie decine di migliaia di fuorilegge, tutti in piena
attività. Contro di essi esercito italiano e carabinieri, in particolare,
sostennero una lotta sanguinosa e lunghissima anche a causa dei deboli governi
di allora e dell'omertà locale. Venne addirittura istituita una
commissione parlamentare d'inchiesta, guidata dal Massari (1863). Venne
approvata la legge Pica, che ebbe come effetto una durissima repressione. Venne
inviato nel Meridione un esercito guidato dal generale Pallavicino e la campagna
si concluse nel 1865, lasciando come risultato un elevatissimo numero di caduti.
Un ritorno al
b. si ebbe in Sicilia con l'attività della "banda
Giuliano", attività forse sostenuta dagli indipendentisti siciliani del
dopoguerra (1945-50).