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Brezza.

In generale, vento leggero con velocità dai 2 ai 6 m/sec. (nella scala di Beaufort si distingue in: b. leggera, con velocità tra 1,8 e 3,3 m/sec; b. tesa, con velocità tra 3,4 e 5,2 m/sec). In particolare, vento periodico prodotto dal riscaldamento differenziale di due zone contigue. È locale e regionale, di breve durata (non oltre le 12 ore) e si ripete con regolarità nelle stesse ore del giorno, alla stessa velocità, quando il gradiente barometrico è debole. ║ B. di mare e di terra: la differenza di temperatura diurna e notturna tra il suolo e la superficie marina determina la b. di terra, che spira verso il mare nelle ore tardo-notturne e antimeridiane, e la b. di mare, che spira dal mare verso la terra nelle ore pomeridiane. L'alternarsi delle due b. è intervallato da un periodo di calma. ║ B. di valle e di monte: anche nelle valli montane, data la diversa quota delle superfici riscaldate dall'insolazione diurna, si crea una circolazione d'aria invertibile. Durante il giorno spira verso l'alto, lungo le pendici, la b. di valle, mentre una corrente di ritorno discende verso il centro della valle; durante la notte, invece, spira verso il basso, lungo i fianchi della montagna, la b. di monte, mentre al centro della valle sale una corrente di ritorno. Le b. di valle e di monte sono più sensibili nelle zone dei laghi (ad esempio, la breva e il tivano del Lago di Como). ║ B. di ghiaccio: analogamente alle precedenti, quest'ultima trae la sua origine dal raffreddamento dell'aria a contatto con il ghiaccio.