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Bretagna.

Regione (27.208 kmq; 2.874.700 ab.) della Francia nord-occidentale, comprendente i dipartimenti di Côtes-du-Nord, Finistère, Ille-et-Vilaine e Morbihan. Capitale: Rennes. È una penisola che si estende tra la Manica e l'Atlantico. A causa della sua posizione particolarmente appartata, la B. è sempre stata piuttosto isolata dal resto della Francia e ha così mantenuto ben salde le antiche tradizioni locali. La lingua parlata ancora oggi da una gran parte della popolazione è il bretone, una lingua celtica del gruppo britannico, arrivato nella regione con le invasioni celtiche del V sec. a.C. • Geogr. - L'impermeabilità delle rocce primarie ha favorito la formazione di una buona rete fluviale, con depressione lungo gli affioramenti di scisti argillosi. Isole e scogli frangiano la costa, nella quale si aprono insenature ed estuari. Il clima, oceanico, con scarsa escursione termica, ha autunni dolci e inverni abbastanza miti. L'umidità è notevole in ogni stagione. Per la violenza dei venti la vegetazione è scarsa sulla costa; boschi di querce nella zona interna; le alture sono in genere ricoperte di landes. • Econ. - L'isolamento della regione ha influito negativamente sullo sviluppo dell'economia, la quale si basa principalmente sulla pesca, sull'agricoltura e sulla pastorizia. Il contadino bretone si dedica all'allevamento dei bovini e alla cultura di cereali, frutta, ortaggi e legumi (primizie sulla costa della Manica). Il riparo naturale offerto dagli estuari ha dato origine a numerosi porti, alcuni dei quali di notevole importanza mercantile, come Saint-Malo, Saint Brieuc, Paimpol, Roscoff e Brest. Le poche industrie, che comunque hanno recentemente goduto di un piano di sviluppo, sono per lo più legate alle attività agricole e della pesca (industrie conserviere e alimentari). Vi sono anche industrie automobilistiche, della gomma e legate alla cantieristica navale. Infine il turismo fornisce un positivo contributo economico. • St. - Anticamente era chiamata Armorica ed era abitata, sin dall'età preistorica, da popolazioni autoctone. Nel V sec. a.C. vi si rifugiarono coloni celti fuggiti dalla Britannia a causa delle invasioni sassoni: da allora la regione assunse il nome di Britannia Minor. Oppose una resistenza fortissima ai Romani, che riuscirono a conquistarla solo nel 57 a.C. A seguito della massiccia invasione da parte dei Franchi (IV sec.), la regione fu abbandonata da Roma nel V sec., ma mantenne comunque una forte indipendenza di fronte ai re merovingi e carolingi. Carlo il Calvo riconobbe (846) l'autonomia del ducato di B, dopo che questo si era ribellato schierandosi con Lotario. Seguì un'epoca feudale, ricordata nelle leggende del "ciclo di re Artù", che terminò con il dominio di Goffredo d'Inghilterra (1186). Dopo pochi anni ritornò a essere un ducato indipendente, guidato dapprima dalla dinastia dei Dreux (1213), strettamente legata ai regnanti di Francia. Da questo momento sotto diversi duchi la regione prosperò economicamente, in particolar modo nel commercio, nell'industria tessile e nell'allevamento. Dopo una lunga guerra di successione, durata fino al 1364, trionfò la casa di Montfort (Giovanni IV il Conquistatore), alla quale successe poi quella di Etampes (1458). La sua autonomia si concluse quando il re Luigi XII, sposando la duchessa Anna di B., unì la B. alla corona di Francia. Da allora la B. ha condiviso le sorti della Francia, pur mantenendo spesso un atteggiamento autonomistico, culminato nella lotta dei realisti vandeani contro la Rivoluzione del 1789. Durante la seconda guerra mondiale, la regione fu occupata dai Tedeschi, partecipò assai attivamente alla resistenza e venne liberata solo al momento della capitolazione tedesca. • Arte - Alla fine dell'epoca preistorica risalgono i monumenti megalitici di Carnac e di Locmariaquer, nel Morbihan. Quasi nulla è rimasto invece a testimonianza dell'epoca gallo-romana, salvo qualche esempio di fortificazione. Al Medioevo risalgono le severe chiese romaniche costruite in granito, tra cui menzioniamo la chiesa di Sainte-Croix a Quimper (XII sec.) e alcune parti della famosa abbazia di Mont-Saint-Michel, costruita in più riprese nel corso dei secoli. L'architettura gotica subì una notevole influenza anglo-normanna (cattedrale di Dol, iniziata nel XII sec.). Caratteristico della B. fu l'uso del legno sia nell'arte che nell'architettura. Tipici del Rinascimento furono i raggruppamenti sorti intorno alle chiese, costituiti da cimiteri, ossari e "calvari", raffiguranti la Passione di Cristo e scene allegoriche. A partire dal XVII sec. venne dato molto spazio alla risistemazione urbanistica di diverse città della regione, tra cui Rennes e Nantes.
Bretagna: Veduta del centro storico di Vannes