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Breslavia.

Città (639.400 ab.) della Polonia, nella Slesia prussiana, capoluogo della provincia omonima (6.287 kmq; 1.137.300 ab.). Si affaccia sulle due rive dell'Oder, nel punto in cui il fiume riceve alcuni piccoli affluenti. • Econ. - Favorita dalla vicinanza di importantissimi giacimenti carboniferi, B. è una vera e propria metropoli industriale, ricca di impianti meccanici, metallurgici, chimici e tessili. Da B. partono le vie di comunicazione ferroviarie con Cracovia e Varsavia mentre il porto fluviale la collega con Stettino, sul Baltico. • St. - La sua fondazione risale agli inizi del X sec., quando Vratislao I di Boemia sfruttò le enormi potenzialità della sua felice posizione geografica. Nel 1241 venne rasa al suolo dai Mongoli; fu ricostruita in perfetto stile gotico, sede di una notevole immigrazione tedesca. Nel 1526 passò con la Boemia sotto gli Asburgo e nel 1742 fu annessa alla Prussia. Durante la seconda guerra mondiale fu sede di una strenua resistenza tedesca contro le truppe sovietiche e, quando tornò alla Polonia, nel 1945, era distrutta per il 65%. • Arte - I più importanti edifici gotici della città risalgono al XV sec., il periodo di massima espansione del vecchio centro medioevale. Durante la dominazione asburgica lavorarono a B. artisti italiani e della scuola di Vienna, come attestano la chiesa e il collegio dei Gesuiti. Dopo l'annessione alla Prussia, divenne sede di numerosi artisti tedeschi della corrente del rococò, tra cui, segnaliamo, C.G. Langhans, il maggiore architetto neoclassico della Germania, autore del palazzo Haltzfeld.