Anarchico italiano. Operaio tessile, nel 1868 emigrò
in America e aderì a uno dei circoli anarchici bakuniniani attivi tra gli
immigrati. Nel 1900 tornò in Italia per attentare alla vita di Umberto I,
che gli anarchici consideravano responsabile delle sanguinose repressioni dei
moti sociali di quegli anni; uccise il re a Monza il 29 luglio 1900.
B.
fu condannato all'ergastolo; morì in circostanze dubbie (Coiano, Firenze
1869 - Santo Stefano 1901).