Teologo luterano tedesco. Riformatore luterano del
Württemberg, allievo di Ecolampadio, aveva abbracciato la dottrina
protestante nel 1518, ascoltando ad Heidelberg alcune prediche di Lutero.
Divenuto canonico nel 1520, si impegnò a diffondere la dottrina luterana,
dedicandosi poi intensamente anche all'elaborazione teorica, tanto da essere
considerato un degno successore di Lutero. Nonostante la sua avversione per
l'eterodossia zwingliana, si impegnò, durante il colloquio di Marburgo
del 1529, a conciliare Zwingli con Lutero e con Ecolampadio. Partecipò in
seguito alla dieta di Augusta (1536). Costretto da Carlo V a cercare rifugio
presso Ulrico di Württemberg, nel 1536 si stabilì ad Halle, dove fu
incaricato di riorganizzare l'università di Tubinga, che divenne
così un centro della dottrina luterana, dallo stesso duca.
B.
divenne anche consigliere del successore di questi, il duca Cristoforo, per
incarico del quale assistette nel 1552 al Concilio di Trento, componendo in tale
occasione la Confessione del Württemberg (1552). Fu un tenace avversario di
zwingliani e calvinisti nella controversia eucaristica, esponendo in forma assai
rigida la dottrina luterana della presenza reale del Cristo, basata sulla tesi
che la natura umana del Redentore aveva acquistato la medesima proprietà
dell'onnipresenza che apparteneva alla sua natura divina e poteva perciò
incarnarsi nel sacramento. È autore di varie opere, tra cui alcuni
commenti biblici. Si ricordano in particolare il
Syngramma (1529) e il
Catechismo (1528) (Weil der Stadt, Württemberg 1499 - Stoccarda
1570).