Complesso industriale, fondato nel 1886 come società
in accomandita dall'ingegner Ernesto Breda (V.),
per la costruzione di locomotive a vapore e di materiale rotabile ferroviario.
Nata dalla rilevazione della società Elvetica di Milano, poi trasformata
nel 1900 in società per azioni con la denominazione di Società
Italiana Ernesto Breda per costruzioni meccaniche, l'azienda conobbe un rapido
sviluppo dal migliaio di operai iniziali acquisendo altri stabilimenti oltre a
quello "storico" di Milano. Durante la prima guerra mondiale concentrò la
produzione delle armi per la difesa, in particolare proiettili. Nel 1916-17 si
arricchì di un'apposita sezione siderurgica, nel 1917 fu dotata di
officine aeronautiche (famosi gli apparecchi
Breda 64 e
Breda 65),
nel 1919 iniziò la produzione delle trattrici e, successivamente,
entrò anche nel settore delle costruzioni navali con la creazione nel
1917 del cantiere
B. veneziano. Negli anni Trenta la crescita complessiva
dell'azienda risultò frenata dalla crisi generale con la chiusura di
molti mercati d'esportazione. Dopo la seconda guerra mondiale, trovatasi nella
necessità di riorganizzare la propria struttura, la
B. ottenne
sovvenzioni e finanziamenti dal FIM (Fondo per il finanziamento dell'industria
meccanica) che ne assunse ben presto il controllo. La Società Italiana
Ernesto Breda per costruzioni meccaniche fu quindi trasformata in una
holding con la denominazione di Finanziaria Ernesto Breda e con il
compito di provvedere al coordinamento tecnico e finanziario delle
società operative (giuridicamente autonome) in cui erano stati
trasformati i diversi settori produttivi dell'antica azienda. Nel 1962 il gruppo
venne inserito nell'EFIM. Successivamente, insieme all'Ansaldo
(V.), diede vita all'Ansaldobreda,
società che, nell'ambito di Finmeccanica, si interessava del
settore Trasporti.