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Branca, Giuseppe.

Giurista italiano. Laureatosi nel 1930 è stato professore di Diritto romano all'università di Urbino dal 1934 al 1937, anno quest'ultimo in cui ha vinto il concorso per la cattedra di Istituzioni di diritto romano all'università di Messina. Chiamato nel 1938 all'università di Trieste e nel 1941 in quella di Bologna, ha insegnato prima Istituzioni e storia del diritto romano, poi Diritto civile e Istituzioni di diritto privato; nel 1955 è stato chiamato all'università di Roma come docente di Storia del diritto romano. Ha ripreso l'insegnamento alla fine del 1971, dopo essere stato giudice e presidente della Corte Costituzionale. Segretario della Federazione del PSI di Pesaro dopo la scissione socialdemocratica del 1947, è stato membro del direttivo della Federazione socialista di Bologna, e dal 1947 al 1950 membro del comitato centrale del PSI. Tra le sue opere: Danno temuto e danno da cose inanimate nel diritto romano, 1937; Le cose "extra patrimonium humani iuris", 1941; Servitù prediali, II ed. 1954; Comunione e condominio, III ed. 1958; Istituzioni di diritto privato, VI ed. 1975; Commentario alla Costituzione (pubblicazione da lui curata a partire dal 1975) (La Maddalena, Sassari 1907 - Pesaro 1987).