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Bradicardia.

(dal greco bradys: lento e kardía: cuore). Rallentamento permanente o temporaneo della frequenza del battito cardiaco. L'intervallo delle pulsazioni cardiache varia con il variare dell'età e delle condizioni fisiche; nel primo anno di vita i battiti sono circa 130 al minuto primo, nel secondo 110 e nel quinto 98. A 20 anni si stabilizza intorno ai 60/70 battiti al minuto. La b. indica, perciò, una frequenza di pulsazioni inferiore a questo intervallo; quando il numero dei battiti supera la media suddetta si ha invece la tachicardia. La b. può essere totale, passeggera, permanente; una forma totale, oppure per dissociazione, si ha quando lo stimolo alla contrazione dei ventricoli non perviene, oppure è ritardato; si ha b. passeggera a seguito di intossicazioni di piombo, ittero digitale o di uremia, oppure per affezioni del sistema nervoso. La b. permanente si verifica raramente, in dipendenza di itteri cronici, tumori nel mediastino o per l'età avanzata. In queste condizioni, come nelle b. passeggere, il polso scende sotto i 40-50 battiti al minuto. In alcuni casi, ad esempio negli atleti o nei soggetti sani durante il sonno, la b. è una condizione normale, collegata alla lenta frequenza di scarico del nodo seno-arteriale. La cura varia a seconda della causa; nel caso di vertigini, lipotimia o sincopi, ad esempio, si interviene eccitando il simpatico oppure inibendo il pneumo-gastrico.