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Bovaro delle Fiandre.

Cane da guardia, difesa e conduzione del gregge di grande mole, la cui altezza al garrese va dai 62 ai 68 cm per i maschi e dai 59 ai 65 cm per le femmine. Il peso varia tra i 35 e i 40 kg per i maschi e tra i 27 e i 35 kg per le femmine. Il pelo, molto caratteristico, è foltissimo, lungo circa 6 cm, ruvido, secco, opaco, leggermente ondulato, con mustacchi e barba sul muso. Il colore generalmente è grigio o fulvo, spesso brizzolato o carbonato, con sottopelo stopposo, fine e chiuso. La testa è massiccia ma ben proporzionata, con cranio piatto; il muso è largo e si restringe verso il tartufo, senza appuntirsi. Le mascelle sono possenti, il salto naso-frontale poco accentuato, gli occhi scuri e coperti in parte dal pelo. Le orecchie, se tagliate, sono portate erette, altrimenti ripiegate ai lati della testa. La coda viene solitamente amputata abbastanza corta. L'origine di questa razza è oggetto di dispute tra cinofili francesi e belgi, ma la Federazione Cinologica Internazionale lo ha definito originario delle Fiandre, regione in parte francese e in parte belga. Imparentato probabilmente con Pastori della Piccardia, Pastori della Beauce (V.) e Grifoni, è in seguito entrato nel libro genealogico degli Schnauzer (V.), come si può notare dalle evidenti somiglianze fra le due razze. Dal carattere molto forte e versatile, è un cane docile, adatto per compiti disparati. Oggi viene impiegato soprattutto per la guardia, la difesa e come cane da catastrofe, oltre che per la custodia delle mandrie. In passato è stato utilizzato proficuamente anche come cane poliziotto. Resistente al freddo e alle intemperie, è un cane consigliabile per chi abbia un giardino o almeno la possibilità di farlo correre quotidianamente all'aria aperta.