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Bouvard e Pécuchet.

Romanzo di Gustave Flaubert, pubblicato nel 1881. L'opera, incompiuta, si rifà al Dictionnaire des idées reçues. È la storia di due poveri illusi, pieni di buona volontà ma fondamentalmente incapaci, che tentano di evadere dalla grigia quotidiana esistenza di copisti di pratiche amministrative e, spontaneamente alleati dalla rispettiva solitudine e dalla comune limitazione, si danno a ogni sorta di speculazioni ed esperienze. Di volta in volta agricoltori, distillatori, fabbricanti di conserve, chimici, archeologi, filosofi, letterati, essi portano inesorabilmente in loro la dannazione dell'insuccesso. Non resta a loro altra via di scampo che raccogliere i detriti delle loro piccole fortune e tornare rassegnati alla meschina vita di copisti. Il romanzo, cui Flaubert lavorò per dieci anni, rivela il pessimismo dell'autore e può essere considerato una satira del convenzionalismo borghese.