Teologo cattolico francese. Professore di Teologia e di
Filosofia in varie università, divenne in seguito rettore
dell'università parigina della Sorbona e parroco della chiesa parigina di
San Benedetto nel periodo delle guerre di religione in Francia. Fautore
incondizionato della Lega cattolica, partecipò alle dispute
telogico-politiche che vedevano da una parte i sostenitori della dottrina dei
diritti del popolo come difesa del diritto d'opposizione, e dall'altra i
sostenitori della dottrina del diritto divino del re, come baluardo
dell'unità nazionale. Quando, estintasi la dinastia dei Valois, apparve
evidente che sarebbe salito al trono il protestante Enrico di Navarra, fece
proprie le teorie antirealiste sviluppate in precedenza dagli scrittori
protestanti e scrisse il
De justa Henrici III abdicatione (1589), opera
principale del gruppo di scrittori cattolici antirealisti. Nel 1594,
lasciò Parigi al seguito della guarnigione spagnola, stabilendosi in
Belgio, dopo aver accusato Enrico IV di essere un simulatore, considerando falsa
la sua conversione al Cattolicesimo e non valida l'assoluzione concessagli dal
Papa (Parigi 1548 circa - Tournai 1645 circa).