(dal francese medievale
bouton: germoglio, bocciolo,
der. di
bouter: colpire, mettere fuori i boccioli). Piccolo dischetto o
pallina di svariati materiali che, cucito con il filo tramite i fori lungo il
bordo di un indumento, serve a tenere uniti i lembi dell'indumento stesso una
volta infilato nell'occhiello corrispondente. Numerosi sono i materiali
impiegati nella confezione del
b. (metalli preziosi o comuni, madreperla,
avorio, osso, vetro, legno, materie plastiche, passamaneria, ecc.) e questo
comporta anche differenti procedimenti di fabbricazione. Per il
b. di
frutto viene adoperato generalmente un frutto africano (es. la noce di corozo),
di facile lavorazione grazie al fatto di essere compatto e leggero. I
b.
di corno e di unghia si ricavano per stampaggio. I
b. metallici si
ottengono per fusione o per stampaggio. Meno impiegati sono i
b. di
materiali quali il legno, il cartone compresso, la celluloide, la galalite, il
vetro, ecc. Questo oggetto fece la sua prima comparsa nel XIII sec., epoca in
cui veniva adoperato unicamente a scopo decorativo su mantelli e abiti ed era
confezionato in materiali pregiati quali oro, argento e pietre dure. Ancora
verso il 1550 la sua diffusione era legata solo a una funzione ornamentale e
solo un secolo dopo, verso il 1650, cominciò finalmente ad avere
carattere funzionale. ║
B. gemelli: specie di
b. doppi,
piatti e di forma rotonda, legati da una catenella e che si infilano in coppia
nelle asole del polsino per tenerlo unito. ║ Fig. -
Attaccare un b. a
qualcuno: trattenere con chiacchiere inutili e interminabili. ║
Non
valere, non stimare un b.: non valere nulla, non tenere in alcuna
considerazione. ║
B. d'alzo: testa metallica a molla del
moschetto-fucile mod. 91, sulla quale si deve premere allorché si vuole
disimpegnare il ritto dell'alzo per regolarlo alla distanza voluta. ║
B. di manovella: parte cilindrica della manovella, sulla quale si
articola la biella. • Elettr. -
B. di
massa: nell'impianto elettrico delle automobili, interruttore a
b.,
posto per lo più sul cruscotto, mette in corto circuito la corrente
primaria del magnete o della bobina, così che il funzionamento del
ruttore non produce più effetto. • Med. -
B. di Schara: malattia infettiva osservata per la prima volta da Risson
tra le truppe tedesche sul confine russo nella regione di Schara. In questo caso
il termine
b. designa una dermite caratterizzata da sporgenze cutanee.
║
B. d'Oriente o
di Baghdad: V.
LEISHMANIOSI. • Anat. -
B.
caudale: nello sviluppo dell'embrione, prolungamento della linea primitiva
dietro e sopra la membrana anale. ║
B. diaframmatico: punto che si
trova all'angolo xifoideo nel punto d'unione tra le cartilagini costali e il
margine dell'apofisi ensiforme dello sterno. •
Bot. - Bocciolo di fiore o il fiore stesso prima che sia sbocciato; in esso
sepali e petali, ripiegati, ricoprono stami e pistillo. Talvolta tale termine
è impiegato dagli orticoltori per indicare proprio la gemma.
• Mus. - Nell'arpa e nella chitarra, parte del
tallone dell'archetto; permette di far girare la vite con cui si tirano o si
allungano le corde. Piccolo pezzo di legno rotondeggiante a cui è fissata
la cordiera del violino. • Aer. - Meccanismo
che, mediante semplice pressione, provoca l'istantaneo sganciamento della
cintura che tiene l'aviatore o il passeggero legato al seggiolino.