Scrittore portoghese. Fu il più tipico rappresentante
del realismo in Portogallo, asssertore dell'identità di scienza e arte.
Dopo la proclamazione della Repubblica abbracciò la carriera politica.
Entrò nell'agone letterario nel 1885 con il libro
Lira insubmissa.
Si diede quindi al giornalismo, collaborando al quotidiano "O Dia", e al teatro,
portando sulle scene fra gli altri i drammi
Claudina, Vencidos da vida,
Germano, Frata do tempo. I problemi da lui proposti al pubblico, sempre
scottanti, vennero trattati con brutale realismo. Con identico stile
trattò i temi dei suoi romanzi, tutti rivolti a porre in viva luce le
più dolorose piaghe della società, riuniti nel ciclo
Patalogia
social. Pubblicò anche libri di carattere storico fra cui
A
peninsula hibérica contra Napoleao (Tabuaço 1854 - Buenos
Aires 1917).