Regione della Penisola balcanica compresa tre le Alpi
Dinariche a Ovest e i fiumi Sava a Nord e Drina a Est, confinante a Sud con
l'Erzegovina. Centro principale: Sarajevo. •
Geogr. - È costituita nella parte occidentale da un altipiano carsico
arido e sterile, che verso Est trapassa a rilievi scistosi e arenacei coperti da
foreste. L'aridità del suolo e la natura accidentata del territorio hanno
contribuito all'isolamento della regione, ostacolandone lo sviluppo economico.
• St. - Anticamente soggetta agli Illiri, poi ai
Romani, fu invasa dai Goti e slavizzata dai Croati (VII sec.). Banato vassallo
dell'Ungheria dal 1120 al 1463, cadde in tale anno sotto il dominio turco e vi
rimase fino al 1878. Data con l'Erzegovina in amministrazione dal congresso di
Berlino (1878) all'Austria, fu da questa annessa nel 1908, dando così
origine a violente agitazioni che culminarono nell'uccisione dell'arciduca
Francesco Ferdinando a Sarajevo. Nel 1920 entrò a far parte della
Jugoslavia e nel 1946 divenne con l'Erzegovina una Repubblica federata. Da
allora la sua storia coincide con quella della
B.-Erzegovina
(V.).