Magistrato italiano. Dopo aver compiuto i primi passi nella
magistratura insieme all'amico d'infanzia Giovanni Falcone, negli anni Ottanta
è stato inviato alla procura di Palermo, dove ha lavorato a fianco di
Falcone e del giudice Rocco Chinnici. È stato braccio destro di Falcone
nel "pool antimafia" creato dal procuratore di Palermo Antonino Caponnetto. Nel
1987 ha ottenuto la nomina a capo della Procura di Marsala per tornare poi a
Palermo come procuratore aggiunto. Il "professionista dell'antimafia" (come lo
aveva definito Sciascia), candidato principale alla superprocura antimafia dopo
l'attentato a Falcone, impegnato in prima persona nelle indagini sulla strage di
Capaci, ha perso la vita in un tragico agguato mafioso, insieme a cinque agenti,
in seguito allo scoppio di un'autobomba (Palermo 1938-1992).