Tragedia storica di Aleksandr Puskin, pubblicata nel 1831.
È divisa in tre parti principali, a loro volta suddivise in quadri. La
prima parte, il prologo, descrive gli avvenimenti del 1598 e specialmente la
proclamazione di Boris Godunov a zar; la seconda parte, il nucleo, comprende gli
avvenimenti del 1603, con particolare riferimento all'apogeo del potere di Boris
e alla sua grande decadenza; la terza parte, l'epilogo, narra gli avvenimenti
del 1604, che culminano con la morte di Boris. Per il suo impeto shakespeariano,
per il mirabile disegno dei personaggi, per la vasta e perfetta compiutezza del
quadro storico, per lo stile altissimo e sempre aderente al carattere e alla
psicologia dei personaggi, questa tragedia di Puskin, è la maggiore
espressione del teatro russo. • Mus. - Dramma in
un prologo e quattro atti di Modesto Mussorgski tratto dall'omonimo dramma di
Aleksandr Puskin. La composizione fu iniziata nel 1868 e la prima
rappresentazione al Teatro Imperiale di Mosca (24 gennaio 1874) fu accolta
clamorosamente dal pubblico e con perplessità e ironia dalla critica.
Dell'opera esistono due stesure: la prima è quella terminata il 22 luglio
1872 con i rimaneggiamenti apportati dallo stesso Mussorgskij dopo il rifiuto
apposto dalla Commissione di lettura dei Teatri Imperiali, che era rimasta
sconcertata dalla novità rivoluzionaria dell'opera; la seconda è
quella rimaneggiata più tardi da Rimskij-Korsakov. Nell'opera, gli schemi
tradizionali del melodramma sono del tutto superati, dal libretto alla struttura
finale. La principale caratteristica del
B.G. risiede nella sua
coralità, tuttavia la possente figura dello zar, giganteggia sulle masse
e raggiunge il massimo rilievo nella famosissima scena della morte, che per
vigore drammatico e musicale può considerarsi una delle più
riuscite pagine del teatro musicale di ogni tempo.