Regione (31.592 kmq; 1.623.800 ab.) della Francia
centro-orientale, posta tra il bacino di Parigi, la pianura della Saona e il
Massiccio Centrale. Capoluogo: Digione. Amministrativamente comprende i
dipartimenti di Côte-d'Or, Nièvre, Saône-et-Loire, Yonne.
• Geogr. - La regione, bagnata da numerosi
affluenti della Senna, è attraversata dal canale del Centro. Il
territorio non possiede un'unità geografica vera e propria ed è in
parte occupato dal poco elevato (900 m) ma imponente massiccio del Morvan, che
si innalza con brusche scarpate. Più a Nord, dal Morvan all'altopiano di
Langres si trova una campagna povera denominata Montagne; ad Est dell'altopiano
di Langres si estende la Côte-d'Or, famosa per i suoi vigneti.
• Econ. - L'economia della regione si basa
sull'agricoltura, specializzata nella produzione di uve pregiate per la
preparazione di vini di ottima qualità; fiorente è inoltre
l'allevamento di bovini. Per quanto riguarda l'industria, il settore
metallurgico è certamente quello più attivo; vi sono inoltre
numerose industrie alimentari e per la lavorazione del legno.
• St. - Abitata dagli Edui (II sec. a.C.),
tribù galliche che furono poi assoggettate dai Romani (I sec. a.C.), la
regione venne occupata dai Burgundi da cui derivò il nome, nel V sec.
d.C. Passata ai Franchi, costituì sotto i Merovingi un regno che si
estendeva dalle Alpi alla Provenza. Inclusa nell'Impero carolingio, alla morte
di Carlo Magno fu divisa tra gli eredi, fissando al fiume Saona la frontiera che
separava il regno di Lotario da quello di Carlo il Calvo. La parte orientale
divenne possedimento di Lotario e fu riunita all'Impero germanico; la parte
meridionale costituì i due rami di
B.: la Transgiurana e la
Cisgiurana, che nel 933 furono riunite sotto il nome di Regno di Arles, per
finire, nel 1033, a far parte dell'Impero germanico. La parte occidentale
restò alla Francia, come Ducato di
B.; primo duca fu Riccardo il
Giustiziere, il quale si oppose ai Normanni, cui succedette il figlio Rodolfo
dal 921 al 923, data in cui divenne re di Francia. Per oltre un secolo il ducato
fu sconvolto da lotte tra Carolingi e Robertiani, fino a quando nel 1031 il re
di Francia Enrico I ne fece dono al fratello Roberto che iniziò la
dinastia capetingia regnante in
B. Questa casa si estinse con Filippo di
Rouvres nel 1361 e il ducato passò nuovamente alla corona di Francia,
nella persona di Giovanni II di Valois (detto il Buono), che lo attribuì
a Filippo l'Ardito, dopo aver esteso i confini dei suoi domini fino al Mare del
Nord acquistando Fiandra, Lussemburgo, Artois, Hinaut e Brabante. Sul finire del
XV sec., Carlo il Temerario, figlio di Filippo il Buono, nel suo tentativo di
espansione, iniziò una rovinosa guerra con Luigi XI di Francia e
trovò la morte durante l'assedio di Nancy (1477). Maria, sua figlia,
unendosi in matrimonio con Massimiliano I d'Asburgo, portò in dote i
domini ereditari dando inizio a interminabili lotte di successione. In base al
trattato di Arras (1482), le Fiandre entrarono a far parte dei domini asburgici,
mentre le altre regioni del ducato borgognone divennero possedimento della
corona francese. Le guerre non ebbero tuttavia fine e solo con il trattato di
Ardres (1546) Carlo V rinunciò ai suoi diritti sulla
B.
conservando però la sovranità sulla Franca Contea, che fino alla
pace di Nimega (1686) non fu riunita alla Francia.
• Arte - L'abbazia benedettina di Cluny, uno dei
principali centri spirituali dell'occidente, fu fondata nel 910, ricostruita nel
954 e nuovamente nel 1088-1131. Della chiesa abbaziale, lunga 187 m,
caratterizzata da un ardito verticalismo esaltato dall'imponente volta a botte
ogivale sulle pareti della navata centrale, rimangono pochi resti; tuttavia
l'influenza dei suoi caratteri può essere colta in numerose chiese coeve
come quelle di Ancy-le-Duc, di Avallon e di Notre-Dame a Paray-le-Monial. Dopo
la fondazione del monastero di Cistercium nel 1098, che intendeva proporsi come
esempio di severità e rigore in contrasto con lo sfarzo di Cluny, furono
costruite alcune celebri abbazie (La Ferté, Morimond, Clairvaux,
Pontigny) che crearono alcune regole architettoniche tipiche delle costruzioni
cistercensi. Queste consuetudini costruttive (estensione longitudinale, pianta
del coro ridotta a forme elementari, soppressione delle vetrocromie e delle
sculture) si diffusero poi in tutta l'Europa. Alla fine del XIV sec. Digione
divenne sede di una scuola di scultura che lasciò capolavori come il
portale della certosa di Champmol e le tombe di Filippo l'Ardito e di Giovanni
Senza Paura. Il Quattrocento vide opere come il palazzo Chambellan a Digione, in
stile gotico fiammeggiante, mentre il XVI sec. aprendosi alle suggestioni del
Rinascimento italiano andò perdendo i caratteri tradizionali dell'arte
borgognona.