Uomo politico italiano. Ex comunista, rappresentante
dell'ala riformista, è stato eletto nel 1992 sindaco di Milano; ha dato
vita a una compagine comunale costituita da DC, PSI, PSDI, PLI, Pensionati e
Lega Nuova. Le indagini sulle tangenti nel capoluogo lombardo che hanno
coinvolto Palazzo Marino hanno portato la giunta a rassegnare le dimissioni nel
maggio 1992; nel luglio
B. ha formato una nuova giunta composta da DC,
PSI, PSDI, PLI e Pensionati. Nel febbraio 1993, dopo 13 mesi di
precarietà,
B. si è dimesso, non potendo più contare
su una maggioranza, sempre più decimata da arresti e dimissioni. Nel
giugno dello stesso anno si è ripresentato alle elezioni amministrative,
le prime effettuate col metodo uninominale, ma non ha superato il primo turno
(n. Brescia 1943).