Cardinale italiano. Nato
Caffarelli, ebbe il permesso
di prendere il cognome materno dopo l'assunzione al pontificato dello zio
Camillo (papa Paolo V). Tipico esempio di nepotismo papale, venne creato
cardinale nel 1605 (subito dopo il conclave che vide la vittoria dello zio). Due
anni dopo divenne legato ad Avignone e nel 1610 penitenziere maggiore e
arcivescovo di Bologna. Le cariche che accumulò gli procurarono un'enorme
ricchezza, che egli spese nell'acquisto delle migliori terre del Lazio e nella
raccolta di un ingente patrimonio artistico. Munifico protettore di letterati e
artisti, ebbe il merito di aver compreso e favorito il genio precoce di Bernini,
che lo ritrasse in alcuni busti. La stella di Scipione tramontò con la
morte dello zio papa, avvenuta nel 1621; ma intanto il nipote aveva avuto tutto
il tempo di costruire sul Pincio la ben nota Villa Borghese e di arricchirla con
notevoli opere d'arte. Numerose statue furono in epoca napoleonica sottratte a
Camillo Borghese, marito di Paolina Bonaparte, dal suo grande cognato, ma la
Galleria Borghese conserva tuttora numerosi pezzi archeologici raccolti da
B., così come non poche tele di Raffaello e del Caravaggio e un
importante gruppo di sculture del Bernini (Roma 1576-1633).