Vescovo italiano. Legato al movimento di Riforma della
Pataria, fu consacrato vescovo di Sutri nel 1071; nel 1078 fu inviato in
Lombardia come legato pontificio. Caduto nel 1082 nelle mani dell'imperatore
Enrico IV e da questi consegnato all'antipapa Clemente III, riparò presso
Matilde di Canossa. Nel 1086 fu nominato vescovo di Piacenza, carica che, per le
opposizioni riservatigli dal vescovo di Milano, poté ricoprire solo due
anni dopo. Fu ucciso durante una rivolta popolare. La sua opera più
importante è
Liber ad amicum (Cremona 1045 circa - Piacenza
1089).