Donna politica italiana. Laureatasi nel 1972 in Lingue e letterature straniere
all'Università Bocconi di Milano, nel 1975 iniziò la sua militanza nel Partito
Radicale e nello stesso anno fondò il CISA (Centro Informazioni Sterilizzazione
Aborto), tramite il quale lottò per la legalizzazione dell'aborto in Italia.
Entrata per la prima volta in Parlamento nel 1976 tra le fila del Partito Radicale
- di cui sarebbe stata nominata vicepresidente nel 1979 -, la
B. si impegnò
con determinazione e con metodi che spesso hanno suscitato controversie (ricorse
più volte allo sciopero della fame e della sete come forma di protesta e
sensibilizzazione) per sostenere le sue battaglie a favore del divorzio, della
legalizzazione delle droghe leggere, contro l'energia nucleare, a sostegno delle
sperimentazioni sulle cellule staminali. Diventata deputato del Parlamento
europeo nel 1979, e rieletta nel 1984, si fece promotrice di numerose campagne
internazionali per la difesa dei diritti umani, civili e politici nei Paesi
dell'Est europeo. Nel 1991 fu artefice, insieme a Marco Pannella, della fondazione
del Partito Radicale Transnazionale e Transpartitico, di cui fu presidente (1991-93)
e segretaria (1993-94). Dal 1994 al 1999 fu commissario europeo alla Politica dei
consumatori e agli Aiuti umanitari. Nel 1999, sostenuta da altri esponenti radicali,
diede vita a una sua lista (Lista Emma Bonino), che si presentò alle elezioni europee
del 1999 e del 2004; la
B. fu eletta eurodeputata in entrambe le tornate
elettorali. In vista delle elezioni politiche italiane dell'aprile 2006, si presentò
con il centro-sinistra nella lista della Rosa nel Pugno, chiudendo di fatto la quasi
decennale esperienza dei radicali con la Casa delle Libertà. Dopo la vittoria del
centro-sinistra alle consultazioni politiche dell'aprile 2006, si dimise dal Parlamento
europeo e ricoprì l'incarico di ministro delle Politiche Europee e del Commercio
Internazionale nel secondo Governo Prodi. Per il suo impegno civile a favore della
cooperazione internazionale, dei diritti umani e dell'integrazione, la
B.,
la quale fu anche tra i fondatori del Food and Disarmament International (1981),
ricevette numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, tra cui la
Gran Cruz de la Orden de Mayo (1995), il Premio Principe de Asturias (1998), l'Ordine
del Principe Branimir (2002), il Premio presidente della Repubblica (2003), il Premio
Galileo 2000 (2005) (n. Bra, Cuneo 1948).
Emma Bonino