Nome di otto papi e di un antipapa. ║
B. I, papa,
santo: succedette a San Zosimo e fu papa dal 418 al 422. Difese
vigorosamente la superiorità di giurisdizione del pontefice di Roma.
Lottò contro l'antipapa Eulalio il quale era in principio appoggiato
dall'imperatore Onorio, e combatté contro l'eresia pelagiana (m. 422).
║
B. II, papa: romano, ma di padre goto, venne eletto due giorni
dopo la morte di San Felice III, contemporaneamente all'antipapa Dioscoro.
Contrariamente alle aspettative del re goto Teodato ai cui intrighi doveva la
sua elezione, egli si adoperò a frenarne le pretese. Tramite
l'abilità di Vigilio, futuro papa, riuscì a far pubblicare e
accettare nella regione Cevennica (comprendente la Gallia, la Germania e la
Liguria) il decreto
Cunctos Populus, emanato nel 380 dall'imperatore
d'Oriente Graziano, con il quale la religione cattolica veniva riconosciuta la
religione dello Stato. Fu papa dal 17 ottobre 530 al 17 ottobre 532 (m. 532).
║
B. III, papa: romano, fu eletto nel febbraio 607, ma la sua
consacrazione venne ritardata di circa un anno. In soli nove mesi di pontificato
ottenne da Giustiniano la riconferma dell'editto con il quale era riconosciuta
al pontefice la supremazia sui vescovi e la proibizione di assumere, da parte
del patriarca di Costantinopoli, il titolo di
ecumenico. Inoltre
stabilì le norme per la successione al soglio pontificio, proibendo le
candidature antecedenti alla morte del pontefice e la scelta da parte di questo
dei propri successori (m. 607). ║
B. IV, papa, santo: succedette al
precedente, dopo dieci mesi di sede vacante. Nativo della Marsica, fu papa dal
15 novembre 608 al maggio 615. Cercò di migliorare le condizioni
materiali e morali del basso clero: nel 610 indisse a Roma un concilio allo
scopo di intensificare la conversione dell'Inghilterra. Consacrò il
Pantheon dedicandolo alla Vergine e ai Santi: in quella circostanza
istituì la festa di Ognissanti (m. 615). ║
B. V, papa:
napoletano, fu eletto oltre un anno dopo la morte di Diodato. Regnò dal
23 dicembre 619 al 25 ottobre 625. A lui si deve l'istituzione
dell'
immunità di asilo per chi cercava rifugio nelle chiese. Si
occupò inoltre dell'organizzazione della Chiesa in Inghilterra (m. 625).
║
B. VI, papa: romano, fu eletto alla morte del papa Formoso (896),
ma tenne il pontificato per soli quindici giorni (m. 896). ║
B. VII,
antipapa, al secolo
Bonifacio Francone: cardinale diacono, con la
complicità di Giovanni Crescenzio, in assenza dell'imperatore Ottone II,
imprigionò e fece trucidare il pontefice Benedetto VI e fu eletto al
soglio pontificio (974). Fu costretto a fuggire dalla fazione tuscolana e
riparò a Costantinopoli. Al suo ritorno, con l'aiuto del Crescenzio si
impadronì nuovamente del potere, imprigionando il legittimo papa Giovanni
XIV e avvelenandolo. Il suo pontificato durò meno di un anno: alla sua
morte il popolo in sommossa s'impadronì del suo cadavere e lo
gettò nel Tevere (m. 985). ║
B. VIII, papa, al secolo
Benedetto Gaetani: succeduto a Celestino V dopo undici anni di conclave,
energico e intelligente, regnò dal 1294 al 1303. Pochi pontefici furono
tanto odiati e perseguitati da pubbliche accuse come
B., a cui i nemici
rimproverarono segreti complotti contro l'ingenua semplicità di
Celestino, turpi costumi e notoria miscredenza. Non è facile dire fino a
qual punto ciò possa essere vero; ebbe certamente un carattere difficile,
pronto all'ira, violento, ambizioso, egoista. Fu però di vasto ingegno e
di una non comune cultura nelle scienze filosofiche e giuridiche. Come papa
difese energicamente la teoria della superiorità politica della Chiesa,
secondo il vecchio programma di Gregorio VII e di Innocenzo III; per queste idee
subì rovesci diplomatici, insulti e offese umilianti, non avendo mai
voluto persuadersi che i tempi erano cambiati e che la missione politica del
papato veniva esaurendosi con l'esaurirsi del Medioevo stesso. Sua prima cura
dopo l'elezione fu di assicurarsi della persona di Celestino che alcuni fanatici
fautori si ostinavano a volere riconoscere come papa; lo fece catturare mentre
fuggiva e lo tenne prigioniero fino alla morte (1296). Eliminato così il
pericolo di uno scisma,
B. si accinse a realizzare il suo sogno di
dominio politico. S'intromise negli affari del Regno di Napoli cercando di
decidere in favore dei re Angioini la guerra allora scoppiata con gli Aragonesi,
ma riuscendo soltanto a giungere a un compromesso con la
pace di
Caltabellotta (1302). Inviò a Firenze il famoso
paciere Carlo
di Valois col segreto incarico di appoggiare i Neri; bandì una crociata
contro la potente famiglia dei Colonna, partigiani di Celestino, umiliando i
maggiorenti della famiglia e confiscando i loro beni. Questa sua politica
suscitò odi grandissimi; Dante, cacciato da Firenze per causa sua, ebbe
per il papa violente parole di esacrazione. Ma il suo più acerrimo nemico
fu indubbiamente Filippo IV il Bello, da lui minacciato di scomunica in seguito
a violazioni commesse sui beni della Chiesa. Filippo allora vietò che il
clero francese spedisse le
decime a Roma e, radunati gli Stati Generali,
fece da essi approvare la propria condotta.
B. replicò con la
famosa bolla
Unam Sanctam (dove apertamente sosteneva la teoria della
superiorità della Chiesa su tutti i re della terra) e si accinse a
scomunicare Filippo il Bello. Questi inviò in Italia il suo cancelliere
Guglielmo di Nogaret con l'incarico di unirsi ai nemici di
B. e di
impadronirsi della sua persona. I numerosi congiurati presero Anagni e quindi
penetrarono nel palazzo pontificio dove il papa li attendeva intrepidamente
seduto sul trono, vestito dei paramenti sacri. Si dice che in quella circostanza
Sciarra Colonna lanciasse al papa uno schiaffo; fatto sta che il popolo,
sollevatosi costrinse i congiurati a fuggire. Ritornato in Roma,
B. vi
morì poco dopo. A lui si deve l'istituzione del
Giubileo bandito
per la prima volta nel 1300; in quell'occasione il papa s'incoronò di una
nuova foggia di diadema, il
triregno (tre colonne sovrapposte) simbolo
dell'autorità pontificia superiore a ogni potenza terrena (Anagni 1235 -
Roma 1303). ║
B. IX, papa, al secolo
Pietro Tomacelli:
cardinale napoletano, fu papa dal 2 novembre 1389 al 1° ottobre 1404.
Esemplare e intemerato nel governo religioso, fu in politica di carattere debole
e poco obiettivo; venne anche tacciato di cupidigia e nepotismo. Dopo l'elezione
dell'antipapa Benedetto XIII, pur di mettere fine allo scisma, propose al suo
avversario di rinunciare entrambi alla nomina, ma l'iniziativa non ebbe successo
(m. 1404).