Giureconsulto e uomo politico italiano. Attento ai problemi
sull'educazione e sull'istruzione giovanile, promosse in Piemonte la costruzione
di asili infantili. Ministro dell'Istruzione nel primo gabinetto costituzionale
di C. Balbo (1848), ebbe lo stesso incarico nel ministero Alfieri, costituitosi
nella seconda metà dello stesso anno. In tale qualità promosse la
legge per l'amministrazione dell'istruzione pubblica, con la quale si
moderò il predominio assoluto degli ordini religiosi. Nel secondo
gabinetto d'Azeglio ebbe, oltre al portafoglio dell'Istruzione, anche quello di
Grazia e Giustizia. Come guardasigilli propose la legge per il matrimonio
civile. Presidente della camera dei deputati dal 1853 al 1856, e ministro
plenipotenziario sardo presso il granduca di Toscana dal 1857, preparò e
attuò, anche attraverso congiure e moti, l'unione degli Stati dell'Italia
centrale col Piemonte. Dopo il 1860 si occupò varie volte in parlamento
delle relazioni fra Stato e Chiesa, e sostenne la necessità di risolvere
la questione romana mediante la soppressione del potere temporale dei papi
(Torino 1804-1880).