Uomo politico venezuelano. Compì gli studi a Caracas
e in Europa dove si affiliò alla Massoneria e maturò la sua
adesione alla causa nazionale ispano-americana. Tornato in America, dove
nell'aprile 1810 era scoppiata la rivoluzione, fu inviato dalla giunta
rivoluzionaria a Londra per ottenere la mediazione inglese. Fallita la missione,
proclamata l'indipendenza del Venezuela (5 luglio 1811), fu costretto, dopo la
riconquista spagnola del Paese, avvenuta l'anno successivo, a rifugiarsi nella
Nuova Granada (l'odierna Colombia). Qui, organizzò un esercito per
effettuare l'invasione del Venezuela e liberarlo definitivamente dall'influenza
della Spagna (1813). Dopo aver governato il Venezuela come dittatore per alcuni
anni fu costretto a abbandonare nuovamente il Paese e a rifugiarsi a Nuova
Granata per sfuggire alle truppe del realista J.T. Boves. Tornato nel 1817,
organizzò la Repubblica venezuelana, liberò la regione di
Bogotà, e creò la Repubblica della Grande Colombia, di cui fu
eletto presidente, con i territori del Venezuela, della Nuova Granada, e
dell'Equador. Nel 1822 riuscì ad estromettere gli Spagnoli dall'Ecuador e
in seguito con l'aiuto di J. de San Martìn anche dal Perù e
dall'Alto Perù, che dichiaratosi indipendente nel 1825 con il nome di
Repubblica Bolìvar, proclamò presidente il suo liberatore.
Propostosi il disegno di una federazione del Perù, della Grande Colombia
e della Bolivia, incontrò aspre resistenze e dopo un attentato (1828) fu
costretto a fuggire a Bogotà. Nel 1829 il Venezuela si staccò
dalla Grande Colombia e
B., profondamente amareggiato dalla disunione che
dilaniava il Paese abbandonò, ogni carica rifugiandosi a Santa Marta,
dove morì poco dopo (Caracas 1783 - Santa Marta, Colombia
1830).