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Bolingbroke, Henry Saint John, visconte.

Uomo politico e filosofo inglese. Membro Tory della Camera dei Comuni, fu oratore eloquente e pensatore profondo. Fatto ministro dalla regina Anna, sottoscrisse nel 1713 la pace di Utrecht, la più gloriosa delle sue operazioni. Non cessò, sino alla morte, di occuparsi instancabilmente degli affari pubblici del regno. Di lui ci rimangono le Lettere Politiche, scritte contro il suo avversario sir Robert Walpole, che gli valsero il suffragio popolare per la difesa dei diritti del Paese e che costituiscono un vero e proprio atto d'accusa nei confronti di un ministro corrotto e corruttore. Le sue Memorie intorno alle cose dell'Inghilterra, i suoi Pensieri intrisi di morale, di storia, di filosofia, sono carichi delle sue particolari visioni dei problemi e ricchi di proposte e interpretazioni ardite. Anche dal punto di vista religioso la sua vena polemica non si risparmiò e in alcune sue opere, pubblicate postume, attaccò il Cristianesimo, tanto che il Gran Giurì di Westminster le censurò, definendole tendenti a sovvertire la religione, la morale e l'ordine pubblico. Tra questi scritti, la sua Teologia naturale venne considerata in Francia quale punto di partenza per la nuova filosofia teologica dei pensatori del XVIII sec., Voltaire in testa (Battersea, Surrey 1678-1751).