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Bokelszoon, Johann.

Anabattista tedesco. Dopo una visita a Münster compiuta per ascoltare i predicatori anabattisti, abbracciò con grande entusiasmo la nuova dottrina. Nel 1535 ritornò definitivamente a Münster, dove, essendo stato ucciso Giovanni Metthiesen, si sposò con la sua vedova. Sfruttando le turbolenze di quella città, l'audacia di questo demagogo non conobbe limiti. Il 25 aprile 1534, dietro suo suggerimento, furono messi al bando tutti coloro che non accettavano il nuovo battesimo. Chiese, monasteri, biblioteche, vennero distrutti; fu introdotta la comunanza dei beni. Soppressa la magistratura, B. insediò dodici dei suoi giudici, indi prese egli stesso, con il titolo di re, il governo della città di Sion, come chiamava Münster, e spadroneggiò da tiranno. Introdusse la poligamia e si dice che ebbe 16 mogli. In un manifesto proclamò la sua imminente spedizione per castigare tutti i regni della Terra e sottometterli a sé, e già spartiva i Paesi vicini tra i suoi confederati. Il disordine giunse al colmo. Solo dopo 10 mesi d'assedio il principe arcivescovo di Münster, aiutato dalle truppe di altri principi, riuscì a prendere la città (1535). B. fu giustiziato fra atroci tormenti insieme al suo cancelliere Krechting e al suo carnefice Knipperdolling (Leida 1509 - Münster 1536).