Cardinale francese. Nominato nel 1765 vescovo di Lavaur, nel
1770 divenne arcivescovo di Aix-en-Provence, dove curò anche
l'amministrazione della provincia. Divenuto presidente degli Stati della
Provenza, ottenne il ripristino delle autonomie locali. Rifiutato il giuramento
costituzionale, dovette rifugiarsi a Londra; rientrò in Francia dopo la
firma del Concordato napoleonico. Napoleone lo nominò arcivescovo di
Tours (1802) e gli fece ottenere il cardinalato (1803) (Rennes 1732 -
Angervilliers 1804).