(o
Boherius). Abate benedettino e vescovo di Orvieto.
Nel 1335 era già nell'abbazia benedettina di St-Chinian, di cui nel 1350
divenne abate. L'amicizia e la stima di Urbano V lo strapparono dal chiostro.
Nominato vescovo di Orvieto seguì il papa ad Avignone; pur conservando la
sede di Orvieto, fu nominato anche vescovo di Vaison. Dal 1378, dopo l'elezione
di Urbano VI, ebbe una vita movimentata. Aderì al gruppo facente capo
allo scismatico Clemente VII e fu quindi deposto e scomunicato da Urbano VI. Nel
1379 a Rouen iniziò a considerare la necessità o meno della
convocazione di un concilio universale per la fine dello scisma. Spinto forse
dai risultati dei suoi coscienziosi studi intrapresi con il trattato
Quidam
tractatus compositus per dominum episcopum urbevetanum, monachum tempore huius
schismatis in Rothomago existentem, videlicet a.D. 1379,
B.
abbandonò la causa dell'antipapa e si sottomise al legittimo Urbano VI,
che subito lo reintegrò nelle sue dignità, mentre Clemente VII, da
parte sua lo dichiarava deposto (XIV sec.).