Archeol. - Nota anche come
Keul, era un'antica
capitale degli Ittiti situata nella Turchia centrale, in un'ansa del fiume
Halys. Il centro esisteva già fin dall'età del rame e nel 1500
a.C. circa divenne la cittadella di Hattusa. Dagli scavi eseguiti dal 1906 al
1912 da Winkler, e successivamente ripresi da Bittel (1931-1939), risulta che la
città, circondata da un massiccio muro difensivo in mattoni di creta, si
estendeva per oltre un chilometro quadrato. Sul muro si aprivano 5 porte, tre
delle quali ricche di rilievi rappresentanti guerrieri, leoni e la sfinge.
Vennero alla luce anche quattro templi dotati di portici e di cortile oltre al
santuario di Yazilikaya, scavato nella roccia. Altre costruzioni di
B.
erano dei magazzini, nei quali furono trovate alcune migliaia di tavolette di
argilla incise; la maggior parte delle nostre conoscenze sul popolo degli Ittiti
derivano proprio da quelle preziose tavolette. Nei pressi della città
Bittel scoperse anche una necropoli con moltissime tombe a cremazione dotate,
però, di modesti corredi funerari. Gli scavi del 1961 hanno permesso di
raggiungere l'insediamento più antico.