Principe di Antiochia. Figlio di Boemondo III e di
Orgogliosa, signora di Hārim, fu adottato da Raimondo III, conte di
Tripoli. Alla sua morte (1187) ereditò il
regno, effettivamente governato dal fratello maggiore Raimondo IV. Alla morte di
quest'ultimo (1201),
B. salì al governo del principato
d'Antiochia. Il suo governo fu turbato dalla lotta di successione mossagli dal
nipote Raimondo Roupèn e dal nonno di costui Leone II di Armenia, lotta
che assunse ben presto anche carattere religioso poiché il patriarca
della città, Pietro d'Angoulême, sostenuto dagli Ospedalieri, era
per Raimondo, mentre i Templari parteggiavano per
B. Nel 1216,
approfittando dell'assenza di
B., Raimondo s'impadronì della
città e la tenne per quattro anni, ma essendo egli incapace di governare,
B. poté facilmente ricacciarlo con l'aiuto dei suoi fautori
rimasti in Antiochia. Mise allora in atto una feroce vendetta nei confronti dei
suoi nemici, specialmente degli Ospedalieri a cui confiscò tutti i beni.
Questi ricorsero a papa Gregorio IX che, nel 1230, scomunicò
B. Il
patriarca Geraldo di Gerusalemme riuscì però a ristabilire la pace
nel principato, facendola ratificare dal Papa che perciò tolse la
scomunica a
B. (1231) (1170 circa - 1233).