Principe di Taranto e di Antiochia. Figlio di Roberto
Guiscardo, dopo la morte del padre, che egli aveva valorosamente secondato in
una guerra contro l'imperatore greco Alessio, ereditò nel 1085 il
principato di Taranto, senza però assumerne il titolo. Si unì ai
primi crociati nel 1095 e, tre anni più tardi, si impadronì di
Antiochia, facendo di questa città la capitale di un principato che
durò 190 anni. Caduto in potere dei Turchi in una sua spedizione in
Mesopotamia, riebbe la libertà dopo due anni di prigionia. Si recò
allora in Francia a predicarvi la crociata contro l'imperatore Alessio. Cinse
d'assedio Durazzo, ma la fame e la peste l'obbligarono a venire a patti con
l'imperatore. Morì in Puglia poco dopo. Torquato Tasso lo ricorda
più volte nella sua
Gerusalemme Liberata quale fondatore di
Antiochia (1050 circa - Canosa 1111).