Industria aeronautica statunitense, con sede a Seattle
(Washington). Fondata nel 1916 da William Boeing (1881-1956), come
Boeing
Airplane Company, assunse l'attuale denominazione nel 1920. Affermatasi sin
dagli anni Trenta come la massima industria del settore aeronautico del mondo,
con la costruzione di aerei civili e militari, intensificò la propria
produzione in quest'ultimo settore durante la seconda guerra mondiale, essendosi
specializzata sin dal 1937 nella fabbricazione di grandi quadrireattori da
combattimento, come il Boeing 17, il Boeing 29 e il successivo Boeing 52.
Nell'immediato dopoguerra la
B.
C. intensificò la propria
produzione nel campo dell'aviazione civile, a cominciare dalla costruzione nel
1947 del Boeing 377, in grado di trasportare 100 passeggeri. Nel 1958 mise sul
mercato il primo quadrireattore, il Boeing 707, seguito nel 1960 dal Boeing 720
e nel 1964 dal Boeing 727, affermatosi come il più economico trireattore,
passeggeri-merci, di media distanza, raggiungendo nei quindici anni successivi
un volume di vendite (1600 esemplari) mai raggiunto da nessun grande aereo. La
vetta più alta fu toccata dalla
B.C. nel gennaio 1970 con
l'entrata in linea del gigantesco Boeing 747, il più grande aviogetto
civile, col nome di
Jumbo, capace di trasportare 452 passeggeri e il cui
elevatissimo prezzo non ha impedito che, nei dieci anni successivi, 400 suoi
esemplari entrassero in servizio sulle varie linee aeree internazionali. Tenuto
conto delle dimensioni e di altre caratteristiche, gli esperti prevedevano per
questo colosso dell'aria un elevato rischio di incidenti, ma queste previsioni
sono state smentite dal
Jumbo che ha confermato, al più alto
livello, le garanzie di sicurezza che caratterizzano gli aerei Boeing. Il
successo del modello 747 consentì alla
B.C. di superare
rapidamente il periodo di crisi attraversato nel 1968, in conseguenza di una non
immediata risposta del mercato e del mancato recupero delle enormi risorse
economiche investite per la progettazione degli aerei commerciali Boeing 707,
727, 737 e 747. Nel 1968, il personale della
B.C., che nel 1966 era di
poco inferiore ai 130.000 dipendenti, venne drasticamente ridotto da 105.000 a
38.000 dipendenti e la compagnia fu ristrutturata in varie divisioni autonome.
Il successo di vendita del Boeing 747 consentì di riassumere 25.000
operai l'anno seguente e di compiere successivamente nuove assunzioni, sino a
raggiungere nel 1982 il numero di 95.700 dipendenti, nonostante l'introduzione
di nuove tecnologie produttive, tendenti a ridurre la manodopera. In grado di
fare uscire dai propri hangar una trentina di aerei al mese nel 1982 (una
produzione tripla rispetto a quella della sua maggiore rivale, la Mc Donnell
Douglas), la
B.C. si impegnò, a partire dalla seconda metà
degli anni Settanta, a risolvere i problemi posti alle compagnie aeree dal
rincaro del petrolio, studiando nuove tecniche costruttive per ridurre il
consumo di carburante e per accrescere la sicurezza dei velivoli. Su queste
tecniche si basarono i nuovi modelli Boeing: i bireattori Boeing 757 (178 posti)
e 767 (211 posti) e il trireattore Boeing 777 (260 posti). Pur non rallentando
la produzione nel settore dell'areonautica civile, la
B.C. si
impegnò a rafforzare il proprio settore militare, ridimensionato dopo la
seconda guerra mondiale e divenuto marginale rispetto a quello civile, pur
avendo comportato la fabbricazione, tra l'altro, dei missili Minuteman, dei
sistemi radar per l'avvistamento a distanza (Awaies) e dei razzi per la
realizzazione del traghetto spaziale della Nasa. Un decisivo balzo avanti nel
settore militare venne compiuto nel 1980 dalla
B.C., affermatasi sulle
industrie concorrenti in una gara per la fornitura di un sistema di missili
aria-aria, in grado di consentire agli Stati Uniti di mantenere la supremazia
sulle forze aeree sovietiche. Così la
B.C., che nel campo
dell'aeronautica militare aveva ceduto largo spazio alle altre industrie
statunitensi del settore, in particolare Mc Donnell Douglas e Lockheed, si
affermò come la dominatrice su scala mondiale con la fabbricazione, entro
il 1989, di 3.418 missili. Nel 1991 si registrò un consistente calo nel
settore delle vendite militari, bilanciato dall'incremento nella produzione di
aeroplani commerciali (al 31 maggio il costruttore statunitense aveva consegnato
complessivamente 6.464 aviogetti civili). Negli anni seguenti l'industria
aeronautica statunitense si impegnò nella realizzazione di alcuni
progetti della divisione elicotteri con i programmi CH-47 Chinook, RAH-66A e
V-22 Osprey, in collaborazione con la Bell Helicopter Textron
(V. AEROPLANO E AVIAZIONE).
Modello tridimensionale del Boeing 707, uno dei più grandi aerei di linea