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Blues.

(dall'anglo-americano blue: triste, malinconico). Canto popolare profano dei negri del Nord-America. Nella sua forma attuale è una breve canzone, generalmente di dodici battute. La prima fase è tonica e introduce il passaggio alla sottodominante, mentre la terza si muove sotto la cadenza dominante. Questa disposizione ciclico-armonica si chiama formula b. Nel b. classico a dodici misure le frasi si succedono secondo uno schema corrispondente a due domande e una risposta. Le domande hanno carattere d'invocazione, mentre la risposta può essere di vario genere. L'introduzione di una seconda domanda ha lo scopo di dare maggiore enfasi all'espressione. La formazione melodica del b. può essere, grazie alla cadenza, vera e propria improvvisazione, vale a dire che nel momento dell'interpretazione può creare qualcosa di assolutamente nuovo, avulso dal modo melodico già esistente. Sotto l'aspetto tonale, un'importante caratteristica del b. è l'alterazione di alcuni determinanti intervalli. Il testo del b. segue lo svolgimento delle frasi melodiche. Alla formula b., di due o tre parti, corrispondono due versi poetici, di cui il primo può essere ripetuto. Nel b. a più parti, la disposizione del testo poetico si complica; comunque è sempre possibile individuare una chiara linea di demarcazione tra la domanda e la risposta. Per fini espressivi i negri fanno particolarmente uso della parafrasi e della metafora. Di qui l'ambivalenza e il doppio senso del b., che è canto ironico, sarcastico, tragico e tragicomico; a volte può essere drammatico, di protesta, di accusa, ma quasi mai lacrimevole, nostalgico, sentimentale. La poesia del b. autentico è invece popolare, semplice, colorita, spesso rude e grezza. I temi preferiti sono: la donna abbandonata, la posizione sociale, la povertà, le discriminazioni razziali. Soprattutto in quest'ultimo caso il negro si serve spesso di una satira mordace, con frequenti e ripetute allusioni ai problemi di attualità e politici. I più antichi tipi di b. sono per voce sola, senza accompagnamento. In essi la componente melodica è in primo piano. Più tardi interverrà il contenuto armonico rappresentato dall'accompagnamento strumentale, affidato per lo più al banjo o alla chitarra. Verso la metà del secolo scorso si andò configurando un primo tipo di b., diffuso soprattutto nelle campagne degli Stati Uniti del Sud, con il nome di country b. Verso il 1870, circa una generazione dopo, il b. arrivò nelle città, dando vita al city b., grazie a musicisti che ne nobilitarono artisticamente la forma, il contenuto e la struttura. Contemporaneamente alla sua urbanizzazione il b. si affinò musicalmente, ma iniziò anche la sua parabola discendente come forma espressiva.
"Il blues di Robert Johnson" di Marco Pastonesi