Biol. - Processo di evoluzione degli organismi viventi per
cui la formazione di ciascuna specie, vivente o vissuta, fu soggetta a
modalità diverse che, in definitiva, possono essere considerate come
particolari manifestazioni della causalità universale. Praticamente
possiamo ricondurre la
b. a una corrente di vita unitaria che, nel tempo,
si è variamente ramificata; lo sviluppo degli individui, tuttavia, ha
seguito una
linea germinale tale per cui essi dipendono materialmente
l'uno dall'altro per mezzo della serie continua di cellule
totipotenti,
quelle che hanno la capacità di dare origine a tutti gli altri tipi di
cellule. La linea germinale rappresenta dunque il filo
immortale della
vita lungo il quale si ordinano l'una dopo l'altra le generazioni di individui
dotati di tessuti differenziati e
mortali. Secondo l'evoluzione l'albero
genealogico degli organismi viventi ebbe inizio con la formazione di
stadi
precursori capaci di autoriprodursi in modo identico; gli stessi stadi
precursori possedevano evidentemente ciascuno un proprio tipico ricambio e
avevano basi ereditarie soggette a mutazioni.