Stats Tweet

Bioenergìa.

Energia o fluido magnetico che si presume venga irradiato dai cosiddetti guaritori che curano i loro pazienti con la pranoterapia, consistente nell'imposizione delle mani sulle parti malate allo scopo di "riequilibrare i consumi" energetici del corpo aggredito da un'alterazione patologica. Benché la pranoterapia non goda a tutt'oggi di alcun avallo medico da parte della comunità scientifica, un insigne neuropsichiatra italiano ha cercato di dare una spiegazione delle guarigioni ottenute con tale sistema: i pranoterapeuti riuscirebbero a guarire certe malattie con l'impiego della b., in quanto dotati di un bilancio energetico fortemente attivo, tale da poter essere parzialmente convogliato verso le parti malate, caricandole in tal modo di b. I guaritori agirebbero quindi come veri e propri accumulatori di energia, in grado di trasmetterla a chi, per stati patologici, ne sia carente. Secondo questa concezione, infatti, l'energia scarseggerebbe proprio in quelle parti del corpo più vulnerabili per fattori legati all'ereditarietà, all'ambiente, alle predisposizioni personali, originando il processo che sfocia nella malattia. Trasmettendo una carica di energia dall'esterno il guaritore riesce a eliminare la carenza manifestatasi nel corpo malato e a ristabilire un equilibrio che porta alla guarigione nella maggior parte dei casi. Secondo alcuni studiosi l'emissione di b. da parte dei guaritori sarebbe un fenomeno bioelettrico, comportante radiazioni in grado di attraversare anche barriere di notevole spessore. In India la b. è chiamata prana, e da questo nome deriva quello di pranoterapia, oggi diffuso per designare questa particolare metodologia terapeutica.