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Biodegradàbile.

Composto organico di per sé inquinante che può essere scomposto in elementi meno inquinanti o innocui da microorganismi ed enzimi. ║ Detersivi b.: detergenti le cui schiume dannose all'ambiente ecologico vengono autodemolite o sono facilmente trasformate in sostanze innocue presso gli impianti di trattamento biologico delle acque di scarico domestiche. I detersivi più comuni sono costituiti per lo più dai derivati del tetra-propilenbenzosolfonato di sodio e sono quindi sostanze biologicamente molto resistenti; perciò sono anche detti detersivi duri. Le schiume che vengono da essi prodotte o, meglio, la polvere posta in commercio che le origina, ha il potere, se sciolta nell'acqua, di penetrare tra le fibre dei tessuti, liberandole dal sudiciume, dal grasso e dalla polvere accumulati con l'uso. Le schiume formate da questi detersivi, una volta lasciate scorrere nelle fognature, raggiungono i corsi d'acqua mantenendosi a galla; in tal modo riducono notevolmente la quantità di ossigeno assorbito dal corso d'acqua, contaminandone, in pari tempo, l'acqua. Per diminuire tali inconvenienti sono stati sintetizzati dei nuovi tipi di detergenti degradabili, generalmente derivati dall'alchilbenzene solfonato. In Gran Bretagna la sostituzione dei detersivi duri con i b. è avvenuta già nel 1965; due anni dopo anche in Germania i fabbricanti provvidero in tal senso. Seguirono quindi il Belgio, la Romania, la Francia, dove per legge i detergenti devono avere una biodegradabilità variante dall'80 al 90%. Anche negli Stati Uniti, in Canada, in Svezia le autorità si sono preoccupate del problema e hanno emesso delle leggi atte a far diminuire il contenuto, nei detersivi, di sostanze inquinanti. Il consiglio d'Europa ha raccomandato e sollecitato provvedimenti alle Nazioni che non l'avessero già fatto, grazie ai quali sia proibito l'uso di detersivi non b. almeno per l'80%. Tuttavia anche i detersivi b. contengono spesso sostanze nocive o pericolose come i fosfati e i polifosfati, oltre ad altri composti del fosforo e a vari enzimi proteolitici; questi ultimi, fra l'altro, sarebbero i maggiori responsabili di numerose forme di dermatiti e di eczemi, localizzati o diffusi, e di numerose forme allergiche.