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Bile.

Sostanza viscosa e di colore giallo-verde, secreta dal fegato. Raccolta dai dotti biliari che confluiscono nel canale epatico, viene quindi versata nel duodeno. La b., che viene prodotta ininterrottamente (nelle 24 ore la secrezione si aggira sui 500 - 1.000 cc), passa nell'intestino solamente in seguito all'ingestione di cibo e rimane depositata nella cistifellea. Nella b., che ha pH basico ed è costituita prevalentemente da acqua, si notano numerosi pigmenti (di cui il più importante è la bilirubina), sali sodici dell'acido glicocolico e taurocolico, il colesterolo, la lecitina e il liquido alcalino. La funzione della b. è quella di accrescere l'azione digestiva favorendo l'assorbimento dei grassi e delle vitamine liposolubili (A-D-E-K). Essa infatti emulsiona i grassi, scindendone la struttura e rendendoli meglio attaccabili dal succo pancreatico, preposto all'idrolisi dei lipidi. Inoltre la b. aiuta l'alcalinizzazione del chimo acido che proviene dallo stomaco ed eccita la peristalsi intestinale. La b., una volta giunta nell'intestino, si riassorbe in misura superiore al 90% (la parte restante viene espulsa con le feci) e i suoi costituenti ritornano al fegato, attraverso il sistema portale, pronti per essere riutilizzati. Tale meccanismo di recupero è detto circolo enteroepatico. Disordini nella produzione e nella distribuzione della b. possono provocare disturbi fino a un grave deperimento generale, determinato da disfunzione digestiva.