Biblioteca.
Notizie del giorno per documentarsi su ciò che accade nel mondo!
Ti invitiamo a dedicare qualche minuto per aiutarci a capire meglio quanto soddisfiamo le tue esigenze! |
Dizionari Enciclopedia Storia Link utili La scuola consegue tanto meglio il proprio scopo quanto più pone l'individuo
in condizione di fare a meno di essa. |
Biblioteca. (dal greco bíblion: libro e theké: armadio). Raccolta ordinata di libri, nonché edificio che contiene tale raccolta. - Encicl. - Si crede che gli Indù siano stati i primi a istituire le b. In seguito i Cinesi e gli Egizi ne fondarono in gran numero. Una delle prime b. di cui si ha notizia è quella del re assiro Assurbanipal (668-626 a.C.), ritrovata durante gli scavi effettuati nella seconda metà dell'Ottocento tra le rovine dell'antica Ninive. Essa contiene oltre 20.000 tavolette di terracotta incise. Nel mondo greco, la b. più celebre fu quella di Alessandria d'Egitto, iniziata da Tolomeo Sotere e condotta a termine dal Filadelfo: pare che contenesse dai 400 ai 700 mila volumi. A Roma le prime b. furono quelle private (Attico, Cicerone) e solo più tardi, nell'età repubblicana, ne vennero costituite di pubbliche. La prima b. pubblica venne fondata da Asinio Pollione nel 39 a.C., su progetto di Giulio Cesare. Durante il Medioevo le prime b. sorsero nei monasteri benedettini e presso le chiese. Con la rinascita carolingia, le raccolte di libri crebbero di numero e di importanza (cenobio di Bobbio, abbazie di Nonantola e di Montecassino, b. capitolari di Ivrea, Lucca e Verona). Nel XIV sec. sorsero le prime b. universitarie (Bologna, Cambridge, Oxford e Parigi) e nel secolo seguente la loro costituzione ricevette grande impulso grazie a molti letterati greci che, trasferitisi in Italia, contribuirono notevolmente alla diffusione dei classici greci. Nello stesso periodo venne inventata la stampa e la produzione di nuovi e numerosi libri in modo più rapido ed economico favorì ulteriormente il diffondersi delle b. In quest'epoca si formarono famose b.: quella di S. Marco a Venezia, quella Apostolica Vaticana e quella dei re di Francia. Poco prima dell'inizio del Seicento nacquero le grandi case editrici e in seguito vennero aperte le prime b. pubbliche: la Bodleiana a Oxford (1602), l'Ambrosiana a Milano (1609) e l'Angelica a Roma (1614). Il Settecento vide un notevole sviluppo delle b., grazie all'attività di numerosi bibliotecari di grande erudizione, nonché grazie all'affermarsi della cultura illuministica e al supporto di molti sovrani europei (a Maria Teresa d'Austria si deve la creazione della Braidense di Milano, a Carlo III di Borbone l'apertura della B. Nazionale di Napoli). A partire dalla fine del Settecento, molte raccolte private e quelle di diversi ordini religiosi vennero cedute alle b. pubbliche, che in tal modo si arricchirono notevolmente. Da qui sorse anche la necessità di strutturare e ordinare sempre meglio la b. e ben presto nacque a questo scopo la disciplina detta biblioteconomia (V.). Fra le più grandi b. del mondo, ricordiamo la Library of Congress di Washington (oltre 55 milioni di pezzi, comprendenti 14 milioni di volumi, oltre a carte geografiche, riviste e testi musicali); la b. Lenin di Mosca (oltre 16 milioni di volumi); la Bibliothèque Nationale di Parigi (più di 6 milioni di volumi). La b. del British Museum di Londra è di poco inferiore a quest'ultima. ║ B. in Italia: esistono circa 1.200 b. tra statali, di enti pubblici o private, con un totale di oltre 10 milioni di volumi, senza contare altri tipi di documenti. Tra le b. pubbliche statali, rette dal ministero della Pubblica Istruzione, ci sono quelle nazionali e quelle universitarie. Le b. nazionali centrali, che ricevono copia di tutto ciò che viene stampato in Italia, sono quella di Roma e quella di Firenze. Le altre b. nazionali sono la Braidense di Milano, la Marciana di Venezia e quelle di Bari, Napoli, Palermo, Torino. Le b. universitarie sono quelle di Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Messina, Modena, Napoli, Padova, Pavia, Pisa, Alessandrina di Roma, Sassari. Altre b. statali sono: la b. statale di Cremona; la Marucelliana di Firenze; la Riccardiana di Firenze; la statale Isontina di Gorizia; la statale di Lucca; l'Estense di Modena; la Palatina di Parma; l'Angelica di Roma; la Casanatense di Roma; quella dell'Istituto di archeologia e storia di Roma; quella dell'Istituto di storia moderna e contemporanea di Roma; la medica e statale di Roma; la Vallicelliana di Roma. Esistono anche sezioni musicali, tra cui: la sezione musicale annessa al Conservatorio di Santa Cecilia in Roma; la sezione musicale della Palatina di Parma. Oltre alle b. anzidette, vi sono b. statali annesse ai monumenti nazionali, tra le quali ricordiamo la B. di Montecassino, quella dei Gerolamini di Napoli e la b. di Subiaco. Le due biblioteche nazionali centrali di Roma e di Firenze hanno i seguenti compiti: raccogliere e conservare tutto quello che si pubblica in Italia; documentare in modo completo la cultura italiana con l'acquisto delle opere che ne sono l'espressione e di quelle più importanti che la illustrano; documentare nella sua continuità e generalità anche la cultura straniera; assumere e coordinare iniziative e servizi bibliografici di interesse nazionale e internazionale. La B. Nazionale Centrale di Roma pubblica il bollettino delle opere moderne straniere acquisite dalle b. pubbliche statali, che viene distribuito gratuitamente alle b. pubbliche statali, alle soprintendenze bibliografiche, alle b. pubbliche degli enti locali delle città capoluogo di provincia, alle b. di facoltà universitarie e alle scuole statali di secondo grado che ne facciano richiesta. Esso può inoltre costituire oggetto di scambio con pubblicazioni di pari importanza di enti e istituti italiani e stranieri. La B. Nazionale Centrale di Firenze cura, in cooperazione con il centro nazionale per il catalogo unico delle b. italiane, la redazione della bibliografia nazionale italiana, contenente la descrizione delle opere ricevute per diritto di stampa, e, contemporaneamente, la relazione delle relative schede a stampa. Le altre b. nazionali hanno i seguenti compiti: documentare nel modo più largo possibile la cultura italiana, con particolare riguardo a quella della regione in cui hanno sede; documentare la cultura straniera con l'acquisto delle più importanti e significative pubblicazioni; assumere e promuovere iniziative bibliografiche d'interesse regionale. Le b. universitarie hanno i seguenti compiti: porgere ai discenti i necessari sussidi per gli studi che si compiono nell'università; offrire ai docenti gli strumenti di ricerca propri della disciplina che essi professano, con particolare riguardo alle opere di consultazione e di carattere generale; promuovere, mediante opportuni accordi, un coordinamento con le b. di facoltà e di istituto, specialmente al fine della formazione di cataloghi collettivi. La b. statale di Cremona, la Marucelliana di Firenze, quelle di Lucca, di Gorizia, l'Estense di Modena, la Palatina di Parma assolvono, oltre i compiti derivanti dalle loro particolari tradizioni, anche i compiti assegnati alle b. universitarie nella città ove non esista una b. pubblica statale. La B. Medicea, Laurenziana e Riccardiana di Firenze, le B. Angelica, Casanatense e Vallicelliana di Roma assolvono i compiti derivanti dalla loro particolare formazione storica e, nell'ambito delle materie più largamente rappresentate nelle loro raccolte, concorrono al raggiungimento dei fini assegnati alle b. nazionali centrali delle rispettive sedi. La b. dell'Istituto di archeologia e Storia dell'arte, la b. dell'Istituto di storia moderna e contemporanea, la b. medica statale di Roma curano l'integrazione e l'aggiornamento delle raccolte delle rispettive discipline. Biblioteca storica. Saggio universale di Diodoro Siculo (I sec. a.C.). Si tratta di una preziosa compilazione di vari storici, purtroppo giunta a noi non perfettamente conservata. Constava, in origine, di quaranta libri; dal 1° al 3° trattava della preistoria dei popoli dell'Asia e dell'Africa; dal 4° al 6° della preistoria dei Greci e delle altre genti dell'Europa; dal 7° al 17° dei fatti intercorsi tra la guerra di Troia e la morte di Alessandro; dal 18° al 40° dell'età dei Diadochi fino alla conquista della Gallia per opera di Cesare. Sono integri soltanto i libri dal 1° al 5° e dall'11° al 20°; degli altri abbiamo frammenti che ci provengono da estratti di Fozio, da un manoscritto perdutosi anch'esso nel XVII sec. e da estratti bizantini, a carattere moraleggiante, che comprendono gli scritti "intorno alle ambascerie, alle virtù e al vizio, alle sentenze memorabili e alle insidie". Diodoro si era accinto alla ponderosa compilazione partendo dal concetto che tutti gli esseri viventi fanno parte di una sola immensa città che è il mondo; egli riteneva pertanto che fosse loro precipuo interesse avvalersi delle comuni esperienze, registrate dalla storia, per poter poi vivere e agire con maggiore saggezza. Pare ch'egli vi abbia lavorato attorno una trentina d'anni. Biblioteca italiana. Periodico di letteratura, scienze e arti fondato a Milano nel 1816, sotto il patrocinio dell'Austria, con lo scopo di propagandare le idee della Restaurazione. Diretto da G. Acerbi, vi collaborarono V. Monti, P. Giordani, S. Pellico, P. Borsieri e L. Porro Lambertenghi. Questi ultimi tre se ne staccarono nel 1818 per fondare "Il Conciliatore". M.me de Staël pubblicò l'articolo Sulla maniera e utilità delle traduzioni che scatenò in Italia la polemica tra classicisti e romantici. In un primo momento l'Austria era favorevole alle dottrine romantiche come a quelle che, valorizzando la letteratura straniera, specie la tedesca, offuscavano l'orgoglio italiano ma, apparendo sempre più chiara la portata rivoluzionaria di quelle dottrine, il tono della rivista si fece sempre più classicista. La rivista uscì fino al 1840; nel 1841 fu assorbita dall'Istituto lombardo di scienze, lettere e arti e fu pubblicata fino al 1859 con il titolo di "Giornale dell'Istituto lombardo di scienze, lettere e arti e Biblioteca italiana". Biblioteca filosofica. Nome di alcuni centri di studi filosofici. Assai noto quello fondato a Firenze nel 1906 da un gruppo di studiosi, eretto poi in ente morale nel 1908. Animato da un vivace spirito antipositivista, organizzò corsi e conferenze sui più importanti problemi filosofici e religiosi, raccolti poi in volumi che ebbero vasta risonanza. Grande importanza ha poi avuto la b.f. fondata a Palermo nel 1910 dalla Società per gli Studi filosofici, per iniziativa di G. Amato-Pojero. Diretta da G. Gentile fino al 1916, fu il cenacolo filosofico più vivo in Italia nel quinquennio che precedette la prima guerra mondiale. Braidense, Biblioteca. Biblioteca di Brera situata a Milano. Fondata nel 1770 dall'imperatrice Maria Teresa, fu aperta al pubblico nel 1786. Il suo nucleo originario fu dato dall'acquisizione nel 1763 della biblioteca del conte Pertusati (24.000 volumi) cui si aggiunsero quelle degli ordini religiosi soppressi alla fine del Settecento e di altre importanti collezioni private. Dal 1788 gode del diritto di stampa. Tra le sale speciali si segnalano quella manzoniana e quella degli autografi. Casanatense, Biblioteca. Biblioteca fondata a Roma dal cardinale Girolamo Casanate che, appassionato raccoglitore di libri e codici, lasciò per testamento 25.000 volumi e 160.000 scudi. Costruita presso il convento della Minerva, sotto la direzione dei domenicani, fu inaugurata nel 1701 e arricchita con successivi acquisti. Nel 1873 passò in possesso del governo italiano. Oggi conta circa 420.000 volumi, 100.000 opuscoli e 2.000 incunaboli, oltre a 6.000 manoscritti, di cui circa 300 miniati. Corsiniana, Biblioteca. Biblioteca situata a Roma, nel Palazzo Corsini; fu fondata da Lorenzo Corsini, che divenne poi papa con il nome di Clemente XII. Venne aperta al pubblico nel 1754 per volere del cardinale Neri Corsini. Estense, Biblioteca. Costituita in Ferrara verso la fine del XVI sec., venne trasportata a Modena nel 1598. Possiede 380.00 volumi circa, 1.640 incunaboli e 11.000 manoscritti. Vi si conserva la celebre Bibbia di Borso d'Este. Il Muratori vi lavorò come bibliotecario. Laurenziana, Biblioteca. V. MEDICEO LAURENZIANA, BIBLIOTECA. Magliabechiana, Biblioteca. Antico nome della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Costituita a Firenze nel 1714, grazie a un lascito di 30.000 volumi da parte di Antonio Magliabechi, fu aperta al pubblico soltanto nel 1747. Nel 1771 il granduca Leopoldo l'arricchì con i volumi delle biblioteche Palatina-Mediceo-Lotaringia e Strozzi e negli anni successivi si accrebbe ulteriormente. Divenuta proprietà dello Stato, dopo il 1860 si unì alla Biblioteca Palatina, dando origine alla Nazionale. Marciana, Biblioteca. Biblioteca nazionale di Venezia. Venne istituita nel 1469, dopo la donazione al Senato della Repubblica di 476 manoscritti greci e 263 latini da parte del cardinale Bessarione. Prese nome da san Marco, patrono di Venezia ed ebbe come prima sede il Palazzo Ducale. Nel 1537 furono iniziati i lavori per la costruzione di un edificio apposito (la "Libreria"), progettato da Jacopo Sansovino e terminato nel 1558. Fino a quel momento la dotazione della biblioteca non era aumentata di molto, ma dalla fine del Cinquecento si ebbero numerose nuove acquisizioni, alcune anche di grande valore, come ad esempio il dono Manuzio, poi perduto per l'opposizione degli eredi, o i volumi delle Tabulae anatomicae dipinte a olio, donati da Girolamo Fabricio d'Acquapendente. Alla fine del Settecento la soppressione degli ordini monastici fruttò alla M. nuovi arricchimenti, che compensarono però solo parzialmente le spoliazioni messe in atto dai Francesi, alle quali succedettero quelle effettuate dagli Austriaci, anche se alcuni dei manoscritti e dei libri sottratti vennero poi restituiti. Nel 1812, in seguito a un ordine emesso dai Francesi nel 1807 e fino a quel momento ignorato per intervento di Canova, la biblioteca fu nuovamente trasferita al Palazzo Ducale. Il rapido aumento del patrimonio librario causò però presto gravi problemi e nel 1904 la M. ebbe un'altra sede, il Palazzo della Zecca, dove rimase fino al 1924, quando tornò definitivamente alla "Libreria". Attualmente possiede circa 500.000 volumi (con collezioni di edizioni aldine e giuntine quasi complete), 2.900 incunaboli (tra i quali le Epistulae ad familiares di Cicerone), 13.000 manoscritti (tra i quali l'Antico Testamento nella versione dei Settanta, il Seneca del XIII sec., il Dante con commento di Benvenuto da Imola del 1400), codici autografi di parecchi autori, come Bembo, Tasso, Gozzi e il celebre Breviario Grimani, opera di miniatori fiamminghi. Marucelliana, Biblioteca. Biblioteca pubblica statale di Firenze fondata nel 1703 da Francesco Marucelli e aperta al pubblico nel 1752. Ha carattere di cultura generale. Conserva circa 400.000 volumi, di cui 8.000 edizioni del XVI sec., 2.000 manoscritti, 500 incunaboli, preziose incisioni del XV sec. e dei secoli seguenti e una delle più ricche collezioni di melodrammi e oratori. Mazzarina, Biblioteca. La biblioteca pubblica più antica di Francia, il cui nucleo centrale è rappresentato dalla biblioteca personale del cardinale Mazzarino. Venne aperta al pubblico nel 1643; dispersa nel periodo della Fronda, fu ricostituita e nel corso dei secoli ampliata. Dal 1923 al 1945 fece parte della Riunione delle biblioteche nazionali, per essere poi aggregata alla Biblioteca dell'Istituto di Francia. Si tratta di una biblioteca molto ricca che ospita, oltre ai volumi a stampa, migliaia di incunaboli e manoscritti e una ricca sezione di periodici. Medìceo Laurenziana, Biblioteca. Biblioteca statale fiorentina sorta intorno ad un nucleo originario costituito dalla biblioteca personale, aperta al pubblico nel 1434, di Cosimo il Vecchio. Ampliata da Piero e Giovanni de' Medici, figli di Cosimo, la raccolta passò quindi in mano a Lorenzo il Magnifico, al quale si deve l'ulteriore e determinante arricchimento con scritti acquisiti o copiati appositamente in tutta Europa. Dopo alterne vicende, la biblioteca tornò in possesso dei Medici nella persona del cardinale Giovanni de' Medici, più tardi papa Leone X, il quale la trasferì a Roma. Leone X curò personalmente l'arricchimento della biblioteca e dispose che alla sua morte essa venisse restituita alla città di Firenze; a tale scopo diede incarico a Michelangelo di costruire nel chiostro di San Lorenzo un edificio atto ad ospitarla. Qui la biblioteca venne aperta al pubblico nel 1571. Attualmente essa conserva, oltre a volumi e opuscoli, numerosi manoscritti (più di 10.000), incunaboli, cinquecentine, lettere e documenti sciolti. Fra i testi di maggior rilievo ricordiamo i papiri giuridici e letterari, greci e latini, fra i quali è conservato il frammento dei primi versi della Chioma di Berenice di Callimaco, il Virgilio Mediceo (IV-V sec.), la Bibbia amiatina (VII-VIII sec.), codici miniati del VI sec. e la cosiddetta Raccolta Delciana, che comprende 151 editiones principes del XV sec. Ricordiamo infine che la biblioteca possiede numerosi autografi, fra i quali quelli di Boccaccio, Petrarca, Leonardo da Vinci, Savonarola, Rousseau, Alfieri, Napoleone. Nazionale Centrale, Biblioteca. Biblioteca nazionale di Firenze, sorta nel 1861 dalla fusione delle Biblioteche Magliabechiana e Palatina. A partire dal 1870 gode del diritto di ricevere ogni opera stampata in Italia. Attualmente possiede oltre 4.000.000 di volumi e migliaia di incunaboli e manoscritti (fra i quali la Divina Commedia commentata da F. Buti, il messale della Chiesa tiburtina del X sec., lo Svetonio contenente note di Poliziano. Nel 1966 la biblioteca fu gravemente danneggiata dall'alluvione che colpì Firenze e per molti volumi si rese necessaria una delicata opera di restauro. Palatina, Biblioteca. Biblioteca nazionale di Parma, fondata nel 1762 dal duca Filippo di Borbone con il nome di Parmense (cambiato in quello attuale nel 1855) e inaugurata nel 1769. Fra gli studiosi che la diressero, un ruolo fondamentale fu svolto da Angelo Pezzana, che ne incrementò la dotazione libraria con l'acquisto di una raccolta di stampati di Bodoni (fra i quali l'Iliade) e di collezioni di codici e manoscritti orientali. Attualmente possiede oltre 400.000 volumi, quasi 2.000 incunaboli, numerosi fondi di manoscritti (fra i quali quello di manoscritti ebraici) e la raccolta di incisioni Ortalli. Riccardiana, Biblioteca. Biblioteca di Firenze. Fu iniziata verso la fine del XVI sec. da Riccardo Romolo Riccardi nel suo palazzo di Valfronda e quindi accresciuta e trasferita nel palazzo di Cosimo il Vecchio. Divenne pubblica nel 1815. Enciclopedia termini lemmi con iniziale a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Storia Antica dizionario lemmi a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z Dizionario di Storia Moderna e Contemporanea a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w y z Lemmi Storia Antica Lemmi Storia Moderna e Contemporanea Dizionario Egizio Dizionario di storia antica e medievale Prima Seconda Terza Parte Storia Antica e Medievale Storia Moderna e Contemporanea Dizionario di matematica iniziale: a b c d e f g i k l m n o p q r s t u v z Dizionario faunistico df1 df2 df3 df4 df5 df6 df7 df8 df9 Dizionario di botanica a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z |
Buon Giorno! ::::: Grazie per la visita! |
![]() |
Copyright (c) 2002 - 23 Apr. 2025 12:25:14 am trapaninfo.it home disclaim |
Ultima modifica : 02/07/2025 19:52:06