Antico e famoso libro della stregoneria. È una di
quelle opere che gli specialisti di arti magiche chiamano
grimoires e che
trattano particolarmente di magia nera, di necromanzia, di sabba, ecc. Risale
probabilmente al XIV o XV sec. e non se ne conosce con certezza l'autore. Una
copia in formato gigante - le pagine sono alte 180 cm circa e larghe un metro
circa - è conservata nella Biblioteca Reale di Stoccolma; il volume
consta di 300 pagine di pergamena rilegate, con copertina formata da due assi di
quercia dello spessore di 3 cm. Questo volume fu trovato dagli Svedesi a Praga
nel 1648 e da essi trasferito dove tutt'ora è custodito. Varie leggende
circondano quest'opera; la più comune riguarda l'autore. Questi sarebbe
stato un frate dedito alla stregoneria e perciò arrestato e condannato a
morte; tuttavia il tribunale gli avrebbe concesso la grazia se, in una sola
notte, egli fosse riuscito a scrivere tutti i segreti a lui noti riguardanti la
magia. Il monaco, pur di aver salva la vita, avrebbe accettato la proposta e,
rinchiuso nella sua cella, sarebbe riuscito, con l'aiuto del diavolo da lui
invocato, a riempire di scritti le 300 pagine dell'enorme volume.